Cinque per mille: arrivano i fondi
ma sono quelli relativi al 2007

Siamo a 2010 avviato e finalmente cominciano ad arrivare i fondi del 5 per mille del 2007 alle associazioni bergamasche. Non tutte, però, sostengono di averli già ricevuti. Il consiglio degli esperti, soprattutto per le piccole associazioni che si basano esclusivamente sul volontariato, è di controllare l'estratto conto bancario.

La conferma autorevole arriva dal Cesvi. «Il 22 dicembre 2009 abbiamo ricevuto i fondi del 2007 (8.110 preferenze per un totale di 327.827,67 euro, ndr) - afferma Luca Fumagalli, corporate relation -. C'è un ritardo clamoroso da quando il contribuente ha dato la sua preferenza, però i fondi sono stati sbloccati e dovrebbero essere arrivati anche ad altre organizzazioni. Il Cesvi non ha considerato questi soldi fino a quando non li abbiamo ricevuti, dedicandoli poi a un progetto specifico, ovvero la Casa del Sorriso di Nairobi».

Il 5 per mille è un'istituzione molto apprezzata da tutto il Terzo settore. Seppur con piccole cifre, le associazioni minori e locali riescono a realizzare molto con questi fondi. Tuttavia i problemi che lamentano le associazioni sono la lentezza nel ricevere i soldi destinati dai contribuenti e l'incertezza annuale di poter contare su questo «tesoretto».

Infatti, il 5 per mille non è legge dello Stato, ma deve essere inserito ogni anno in Finanziaria. In molti si augurano che quest'anno si stabilizzi il 5 per mille. Finora ognuno si è organizzato come può. Anna Daini, presidente del Centro di Aiuto alla Vita (Cav) di Bergamo che aiuta le mamme in difficoltà, sostiene: «Abbiamo già ricevuto circa 11 mila euro. Questi soldi li mettiamo in previsione di bilancio perché non si sa mai se e quando arrivano. Però sono molto importanti perché, grazie a essi, prepariamo dei progetti di aiuto o contributo alle mamme».

Giulio Baroni, presidente dell'associazione Comunità immigrati Ruah (137 indicazioni di preferenza pari a 4.475,99 euro), sostiene: «Rispetto alle grandi associazioni che hanno visibilità su scala nazionale, la somma che riceviamo può sembrare insignificante. Invece è molto importante: con i soldi del 2007 potremmo finanziare 40 mesi d'affitto ai nostri ospiti che sono rimasti senza lavoro. In tempi di crisi, può capitare di utilizzare questi fondi prima che vengano riscossi».

Più cauta, invece, la gestione del Club Alpino Italiano (Cai) di Bergamo che ha ottenuto 561 preferenze, pari a 20.076,86 euro. Lo afferma il presidente Paolo Valoti: «I soldi del 5 per mille li mettiamo in un fondo progetti da realizzare sul territorio. Grazie a essi, per esempio, abbiamo finanziato un parco geologico a Gazzaniga o un progetto per la salvaguardia del castagno a Zogno».

In pratica, il 5 per mille è utilizzato per progetti speciali, fuori dall'ordinaria amministrazione. «Questo perché siamo autosufficienti - precisa Valoti -. Ma le associazioni più piccole della nostra possono avere problemi con i ritardi di pagamento».

La fondazione Gedama, attiva nella lotta alla prostituzione e all'aiuto delle prostitute, vive esclusivamente di carità. Ma i 2.797,72 euro (99 preferenze) sono comunque importanti. «È una bella goccia nel bilancio - affermano dalla fondazione -, ma utilizziamo questi soldi solo quando ci arrivano in banca».

«Il meccanismo del 5 per mille è poco efficiente e va modificato - è il commento di Antonio Misiani, deputato del Pd -, altrimenti diventa una presa in giro nei confronti dei cittadini». «Non si riesce mai a raggiungere un certo grado d'efficienza - dice Giorgio Jannone del Pdl -. Questo è dovuto un po' alle associazioni, un po' alla burocrazia».
 Raffaele Avagliano

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