Il bollettino dei Riuniti:
«Le condizioni sono buone»

Le infermiere e il medico di guardia che l'hanno accolta l'hanno chiamata Benedetta. Pesa solo 2 chili e 200 grammi, ma le condizioni della piccola sono buone e la decisione di riportarla in Patologia neonatale, dopo alcune ore passate al nido, non è dettata da ragioni cliniche. Lo precisa un bollettino degli Ospedali Riuniti di Bergamo. «Attorno a Benedetta - prosegue la nota - s'é comprensibilmente accesa una notevole curiosità e i medici hanno ritenuto opportuno garantirle una maggiore riservatezza, trasferendola nel reparto dove erano stati svolti i primi accertamenti. Molte in mattinata le telefonate arrivate in ospedale di persone interessate alle condizioni di salute della piccola o alla possibilità di averla in affido. Spetterà però al Tribunale dei Minori decidere il futuro di Benedetta, sempre che la madre nel frattempo non cambi idea».

«Oggi eseguiremo nuovi esami - ha spiegato Giovanna Mangili, medico del reparto di Patologia Neonatale - a scopo precauzionale, non conoscendo il decorso della gravidanza e le circostanze del parto, ma al momento Benedetta non presenta problemi particolari. Fortunatamente non ha avuto conseguenze per essere rimasta all'aperto, ma ha corso seri rischi. E' importante ricordare che le donne che decidono di rinunciare al proprio bambino possono partorire in qualsiasi ospedale. In questo modo vengono garantiti sia l'anonimato della madre che le cure adeguate per la mamma e per il neonato. A Bergamo poi esiste una seconda possibilità, la Culla per la vita, una culla riscaldata posizionata in via Locatelli 61, all'ingresso del Monastero Matris Domini. Un sensore collegato al 118 consente d'intervenire immediatamente nel caso un bambino venga adagiato nella Culla. Finora non è mai stata usata, ma è certo che in questo modo i neonati correrebbero meno rischi».

I medici ritengono che la gravidanza si sia conclusa intorno alla 37esima settimana. All'arrivo la piccola aveva il cordone ombelicale reciso e stretto con una molletta da bucato. I primi esami dimostrerebbero che l'operazione è stata eseguita correttamente, non presentando la bambina sanguinamenti.

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