Cerca di disfarsi della droga
il giudice non  gli crede: 6 mesi

I carabinieri del radiomobile di Treviglio lo hanno sorpreso durante un servizio mirato anti spaccio nella zona dei giardinetti pubblici di Treviglio: in manette, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, è così finito giovedì sera S. A., egiziano di 28 anni, incensurato.

Il giovane è stato notato dai militari seduto su una panchina, come in attesa: elemento che, vista la pioggia, ha subito destato l'attenzione dei carabinieri, che hanno quindi deciso di affettuare un controllo più accurato. Alla loro vista il giovane ha tentato di disfarsi di un involucro, ma è stato bloccato e arrestato. Nel sacchetto c'erano 30 grammi di hashish, e un altro pezzetto l'egiziano lo teneva in tasca. «Non è mia la droga trovata a terra, avevo solo quella in tasca» ha detto venerdì in direttissima al giudice Federica Gaudino.

L'arresto è stato convalidato senza applicazione di misure cautelari, quindi S. A., difeso dall'avvocato Giovanni Grossi, ha patteggiato sei mesi di reclusione, con pena sospesa.

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