Lo stop non convince neppure
l'assessore all'Ambiente della Regione

Le auto si fermano, ma il blocco non convince neppure l'assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Lombardia, Massimo Ponzoni. «Sono perplesso - è tornato a spiegare - e ho dei dubbi sull'opportunità di un provvedimento di questo genere quando la fase delle misure d'emergenza è ormai passata. La fase attuale, che abbiamo decisamente inaugurato da qualche anno, è invece quella delle politiche strutturali».

«E poi - aggiunge Ponzoni - da non pochi giorni le concentrazioni sono basse, molto spesso sotto la soglia di attenzione, e per domenica è attesa pioggia. Voglio dire: la gente lo sa che con queste condizioni le polveri sottili si disperdono e i livelli si abbassano decisamente: si rischia di generare confusione e irritazione. Ma che senso ha rendere impopolare presso l'opinione pubblica la lotta per la pulizia dell'aria?».

L'assessore lombardo ricorda che Regione Lombardia ha indetto il primo fermo della circolazione nel '98, mentre già nel 2007 fu osservata una giornata di stop al traffico al Nord. «Ma si tratta di misure - prosegue l'assessore - ormai da considerare decisamente superate. Dall'ultimo blocco a oggi Regione Lombardia ha erogato 120 milioni per aiutare i cittadini a cambiare la vecchia auto e acquistarne una, nuova o anche usata, meno inquinante, preferibilmente a metano, gpl o ibrida. E altri 30 milioni li ha destinati alla sostituzione delle caldaie da gasolio a metano».

Ponzoni fa notare che queste misure stanno dando risultati apprezzabili e soprattutto non reversibili: i valori medi di concentrazione delle polveri sottili sono ancora sopra le soglie indicate dagli obiettivi di Bruxelles, ma nettamente inferiori agli anni scorsi: almeno 8% in meno dal 2005 a oggi, mentre gli altri inquinanti tradizionali sono stati definitivamente debellati. E anche il numero dei giorni di superamento delle soglie si è ridotto notevolmente.

Ponzoni non ha dubbi: «Nella lotta, ancora lunga e impegnativa, contro l'inquinamento tutti devono fare la loro parte. I cittadini, mettendo in atto comportamenti virtuosi; le istituzioni, facendo rispettare le regole e attuando i controlli (abbiamo appena erogato due milioni ai Comuni per questo); e poi unendosi alla Regione nella sua richiesta al Governo nazionale di un Piano organico per l'ambiente e l'aria (la Lombardia è l'unica Regione ad avere una legge organica per questa materia), e alla Commissione di Bruxelles perché non faccia solo la maestrina con la matita rossa, pronta a bacchettare, ma si coinvolga con fondi adeguati nella lotta alle polveri sottili che nel contesto orografico e climatico della Valle Padana sono un nemico non invincibile ma molto difficile da debellare».

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