Il card. Tettamanzi a Treviglio:
«Impegniamoci nella solidarietà»

«Oggi le lacrime di Maria sono tante: per la nostra sofferenza e per quella del mondo, per le calamità naturali come ad Haiti e ora in Cile, per il nostro Paese segnato da incomprensioni e corruzione, per la povertà morale e spirituale, per le ingiustizie. Ecco perché, attraverso le nostre sofferenze e fatiche quotidiane, ci dobbiamo impegnare in concreto nella solidarietà».

È il messaggio che domenica mattina a Treviglio l'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, ha evidenziato durante l'omelia della Messa del miracolo, in uno stracolmo santuario della Madonna delle lacrime, nel 488° anniversario del miracolo che salvò la città. Affiancato dal vescovo di Lodi, il trevigliese Giuseppe Merisi, da monsignor Valter Dario Maggi – brignanese e vescovo ausiliare in Ecuador – e da numerosi sacerdoti della zona, il cardinale è stato accolto dall'abbraccio di migliaia di fedeli che, puntuali, alle 8 hanno potuto osservare il dipinto di Maria che, come da tradizione, era stato velato la sera prima.

Il prevosto, monsignor Giovanni Buga, ha ringraziato l'arcivescovo per la presenza, tutti gli anni, alla Messa del miracolo. All'inizio della celebrazione il sindaco Ariella Borghi è salito sull'altare per il tradizionale rito dell'offerta della cera, simbolo del ringraziamento della comunità civile alla Madonna per aver salvato la città. Presenti nel santuario le autorità civili e militari di tutta la provincia.

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