I Radicali per Bergamo:
«Nessuna scusa per Formigoni»

Lunedì mattina l'Ufficio Centrale Regionale istituito presso la Corte d'Appello di Milano ha escluso dalla competizione elettorale, il cosiddetto “listino” del presidente Formigoni per insufficiente numero di firme raccolte, accogliendo un ricorso presentato dai radicali della Lista Bonino-Pannella.

«Nei giorni scorsi - si legge in un comunicato stampa dell'Associazione Radicali per Bergamo, a firma di Giorgio Myallonier - uguale sorte era toccata alle liste radicali in tutte le circoscrizioni provinciali della Lombardia in cui la lista Bonino-Pannella non ha potuto, sempre per insufficienza di firme, presentare i propri candidati. In merito all'esclusione della lista di Formigoni, i radicali bergamaschi, impegnati per oltre un mese in una durissima campagna di raccolta firme, sotto il silenzio dei media e il boicottaggio delle istituzioni, ritengono che nessuna scusante, né formale, né tanto meno politica, possa essere concessa a Formigoni e ai suoi uomini».

«Le ragioni che hanno portato all'esclusione di Formigoni, non sono formali, ma sostanziali, le 514 firme non ammesse (solo una parte di quelle contestate dai radicali), non consentono alla lista di avere il numero di sottoscrizioni minime per la presentazione e la ricusazione di quella lista non può essere considerata diversa dalle altre solo perché investe il Presidente della Regione».

«Tra l'altro - conclude il comunicato - questi signori, che in spregio alla legge si propongono al governo della Lombardia per la quarta volta, hanno affrontato con superficialità sconcertante un passaggio fondamentale per il procedimento elettorale, dimostrando, ancora una volta, di essere vittime di un vero e proprio delirio di onnipotenza».

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