Sette colpi in banca nel 2008:
assolta la presunta complice

Era accusata di far parte della banda di rapinatori che nel 2008 in pochi mesi aveva messo a segno sette assalti in banca. Lei, commerciante di 48 anni, secondo le contestazioni, in due occasioni avrebbe fornito supporto logistico, mettendo a disposizione il suo negozio di Albano Sant'Alessandro perché i rapinatori potessero ritrovarsi prima dei colpi e trovare rifugio subito dopo le rapine.

Ma oggi la donna, assistita dall'avvocato Roberto Bruni, è stata prosciolta dalle accuse, seppur con la formula della vecchia insufficienza di prove. A riconoscerla estranea ai fatti è stato il gup Tino Palestra, al termine di un processo con rito abbreviato e dopo che il pm Domenico Chiaro aveva invocato una condanna a 4 anni e mezzo.

In tre, invece, erano stati condannati, sempre in abbreviato, a gennaio: erano stati individuati e arrestati nel luglio scorso. La commerciante era finita nei guai successivamente, denunciata a piede libero dopo che uno dei banditi l'aveva chiamata in causa. Secondo le accuse avrebbe fornito supporto logistico alla banda mettendo a disposizione il suo negozio. Da qui sarebbero partiti i rapinatori in due occasioni: il 30 giugno del 2008 per l'assalto alla filiale di Pedrengo del Credito Bergamasco (bottino 4.600 euro) e il 18 luglio 2008 per la rapina alla filiale di Albano Sant'Alessandro del Banco di Brescia (circa 10 mila gli euro razziati).

Con la sentenza è stato riconosciuto invece che non era andata così: non sono emerse prove che l'attività commercialefosse il ritrovo della banda.

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