Ambienti e cambiamenti climatici
I deputati premiano l'Oberdan

Un cd rom per esporre le cause dei cambiamenti climatici e un fascicolo sulle politiche europee e sul «caso Italia» in relazione al Protocollo di Kyoto: questi i temi di una ricerca approfondita sulla lotta ai cambiamenti climatici, declinata con considerazioni politiche ed economiche, un prodotto di valore «made in Oberdan» e titolato «Quale futuro?», che vale agli studenti di quarta C, quarta M e quinta C dell'Istituto tecnico commerciale di Treviglio, diretto da Maria Gloria Bertolini, un soggiorno di due giorni a Roma, ospiti della Camera dei deputati.

Commenta Luca De Carli (quarta C): «Una vittoria che ci appaga pienamente; spero che il nostro lavoro possa essere un punto di partenza per avviare una lotta nei confronti dell'inquinamento a partire dalle scuole». Con Maria Grazia Lanzafame, la docente di economia che ha coordinato il lavoro, gli studenti saranno a Montecitorio il prossimo mese di ottobre per presentare, nella sessione autunnale delle «Giornate di formazione», le loro proposte sulla lotta ai cambiamenti climatici, illustrando le politiche europee per l'energia e il clima. In Aula incontreranno i deputati eletti in Lombardia, con i quali avranno modo di rapportarsi direttamente.

La conferma ufficiale è arrivata nei giorni scorsi, ma si tratta di una esperienza non nuova per la storica ragioneria trevigliese, che ormai da alcuni anni, grazie agli studi approfonditi di economia politica, presenta in Parlamento lavori che puntualmente vengono individuati tra i migliori in campo nazionale. E per il 2010 la storia si ripete: saranno in Aula i ragazzi che, con competenza e impegno, hanno approfondito le tematiche relative alla crisi del gas tra Russia e Ucraina, indicando quanto sia importante fare il punto sulla sicurezza negli approvvigionamenti energetici.

E ancora, suggeriscono gli studenti trevigliesi: attenzione all'accelerazione della domanda di energia da parte delle nuove potenze – dalla Cina all'India, al Giappone –, ai rapporti tra gli Stati Uniti e i Paesi esportatori di petrolio, il Medio Oriente come Paesi sudamericani, quali il Venezuela, e alle ragioni della volatilità dei prezzi. Economia, diritto e geopolitica, ma anche storia del clima. Si legge nella ricerca multimediale e multitematica premiata: «L'incremento medio globale della temperatura, che dal 1876 a oggi è stato di 0,76 gradi centigradi, potrebbe salire entro questo secolo ad oltre 5 gradi; mentre il massimo che il pianeta si può permettere, senza incorrere in catastrofi a catena e danni irreversibili è di 2 gradi». E non manca un approfondimento scientifico sullo scioglimento dei ghiacciai, la riduzione delle riserve idriche planetarie, la desertificazione.

Dalle politiche energetiche europee al «caso Italia», con una rigorosa analisi, condotta dal punto di vista politico, in assoluta par condicio: «Secondo il governo, le difficoltà dell'Italia derivano dai negoziati sbagliati condotti dai precedenti governi. Tuttavia, bisogna rilevare che riserve non sono state espresse né nella fase di negoziazione (governo Prodi) né in quella di ratifica (governo di centrodestra)». È orgogliosa dei suoi studenti la professoressa Lanzafame, che sottolinea però, con non celata amarezza: «Realizzano molto di più il bene della scuola insegnanti che si preoccupano di scoprire sempre nuovi sistemi per spingere i ragazzi ad apprendere e di aprire nuove frontiere al loro sapere che ministri e funzionari che di scuola si occupano solo a fini politici».

Gabriella di Marzio

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