Gravissima la 20enne strangolata
Disperato l'aggressore: come sta?

Il Gip Bianca Maria Bianchi si è riservata di decidere entro giovedì 4 marzo la convalida o meno dell'arresto nonché la relativa misura cautelare nei confronti di Luis Alberto Villarroel Sardon, il 25enne boliviano che lunedì scorso, al culmine di una lite, ha strangolato la fidanzata, Sara Taiocchi, 20 anni, residente in via Tolstoj, nella zona della Clementina.

Rinchiuso nel carcere di Bergamo subito dopo l'arresto (avvenuto in flagranza di reato da parte dei carabinieri intervenuti nell'abitazione della donna, dove è avvenuto il fatto), il 25enne boliviano è poi stato trasferito agli Ospedali Riuniti dopo essere stato vittima di una violenta crisi d'ansia. In ospedale il giovane è stato sottoposto a trattamento farmacologico ed è piantonato da alcuni carabinieri in una stanza del reparto di Psichiatria.

L'interrogatorio di mercoledì pomeriggio, di fatto, non si è svolto, perché l'indagato, difeso dall'avvocato Enrico Pollini, non ha risposto alle domande del magistrato avvalendosi di questa specifica facoltà concessagli dalla legge.

Il giovane sembra esserre molto agitato e chiede in continuazione come sta Sara. Si è anche rifiutato di mangiare fino a quando non gli è stato assicurato che la giovane si è ripresa e sta bene.

Il suo legale ha comunque già chiesto una perizia psichiatrica per verificare se il suo assistito fosse capace di intendere e di volere al momento dell'aggressione alla ragazza oppure no. Sembra anche che il giovane boliviano abbia manifestato segni che possono ricondurre alla volontà di mettere in atto istinti suicidi.

Intanto, all'ospedale Bolognini di Seriate, restano gravissime le condizioni di Sara Taiocchi, tuttora ricoverata nel reparto di Rianimazione con una diffusa sofferenza cerebrale che preoccupa moltissimo i medici che l'hanno in cura.

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