I ragazzi del liceo artistico
abbelliscono il Pronto soccorso

È stata completata la seconda parte del progetto di abbellimento della sala d'attesa del Pronto soccorso pediatrico degli Ospedali Riuniti, affidato al liceo artistico statale di Bergamo, grazie all'interessamento e alla collaborazione dei docenti Franco Agresti e Mario Albergati.

Sofia Zucchinali, 20 anni, oggi studentessa dell'Accademia Carrara di Belle Arti, ha consegnato due dipinti su pannelli di legno, raffiguranti un racconto fiabesco che lega l'ispirazione ai manga giapponesi con i protagonisti idilliaci dell'archetipo tipicamente occidentale degli gnomi e delle fate.

«I due pannelli vogliono rappresentare una vita simbolica - ha spiegato Mario Albergati, docente di progettazione pittorica al liceo artistico statale di Bergamo -. Vanno intesi come un unico ciclo temporale in cui si alternano momenti contrastanti come il giorno e la notte, simboli del cambiamento e della trasformazione. Sofia ha cercato un dialogo ideale e solidale con i bambini, cercando di interpretare gli stati di tensione dei piccoli pazienti e dei loro genitori, ma grazie all'utilizzo di colori acrilici brillanti e luminosi, completati da finiture pastello, i pannelli riescono a infondere allegria e serenità».

È stato il suo ex compagno di Istituto, Diego Ravotto, a dare il via al progetto: l'estate scorsa ha appeso alle pareti del Pronto soccorso pediatrico 12 pannelli con altrettante fotografie di sorrisi, a cui ora si sono aggiunti i disegni di Sofia.

«Il rapporto creato con il liceo artistico di Bergamo è molto positivo - ha commentato Carlo Bonometti, direttore generale degli Ospedali Riuniti -. Per i ragazzi è un modo per mettere alla prova la loro fantasia e creatività, cercando un contatto con i nostri pazienti più piccoli attraverso varie forme espressive. Per noi è un modo per rendere più accoglienti e familiari gli ambienti ospedalieri e vorremmo continuare questa collaborazione anche nel nuovo ospedale, affidando agli studenti il compito di animare e personalizzare le pareti dei reparti pediatrici del Papa Giovanni XXIII».

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