Barboni: «La lotteria a Casazza
è il degrado della scuola italiana»

«Il grave caso dell'Istituto comprensivo di Casazza, costretto a ricorrere a una lotteria per cercare di recuperare soldi a fronte di una disastrosa situazione di bilancio, è il segno del degrado in cui è caduta la scuola pubblica italiana».

Lo dichiara Mario Barboni, già sindaco del paese della Valle Cavallina ed ex presidente della Comunità montana, candidato alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo nella lista provinciale del Partito democratico. «Lunedì scorso - aggiunge - i sindacati della scuola di Cgil, Cisl e Uil hanno denunciato la gravità della situazione in provincia, dove gli istituti vantano crediti nei confronti dello Stato per 25 milioni di euro. A Casazza ne mancano 220 mila ma ci sono realtà bergamasche che ne attendono anche molti di più».

«È una situazione inaccettabile, che lede il diritto all'istruzione riconosciuto anche dalla Costituzione Italiana. Anziché andare avanti a colpi di slogan, è indispensabile che il Governo, e di riflesso anche la Regione Lombardia, si facciano carico di questo grave problema che pregiudica la stessa formazione dei nostri ragazzi. È anche dalla qualità della scuola che si comprende la condizione di civiltà di un Paese. L'appello dei sindacati e dei dirigenti scolastici bergamaschi non deve essere lasciato cadere nel vuoto».

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