Paladina: l'appello del parroco
per il restauro della chiesa

La chiesa parrocchiale di Paladina, dedicata a Sant'Alessandro, necessita di un'imponente opera di restauro. C'è da rifare il tetto, consolidare trasversalmente la facciata e prevedere il completo rifacimento dell'intonaco in ordine alle direttive delle Belle Arti. E stiamo parlando soltanto delle opere principali.

In realtà, c'è anche il riordino della rete fognaria, il restauro delle statue del timpano, l'impianto di illuminazione del sottotetto e la posa di dissuasori per piccioni. Tradotto in euro fanno 940 mila euro di preventivo dal quale il parroco don Luigi Gherardi (da 13 anni a Paladina) si augura di non sforare.

I dettagli dell'investimento di restauro sono stati rilevati dallo stesso don Luigi al termine della Messa celebrata in settimana per benedire i lavori «Il tetto è malconcio soprattutto sopra il transetto e il presbiterio. Attendere oltre nei lavori sarebbe stato pericoloso soprattutto in presenza di abbondanti nevicate. Per questo abbiamo deciso di intervenire».

Si tratta della parte più recente della parrocchiale corrispondente all'ampliamento terminato nel 1939. La comunità non parte da zero nel finanziare l'opera. In cassa a giugno c'erano 450 mila euro dei quali sono già stati utilizzati 141 mila euro. All'appello mancano 490 mila euro. Una cifra importante che dovrebbe essere raggiunta attraverso la cordata generosa dei 3.300 paladinesi. Don Luigi se lo augura. «Anche perché questa ipotesi eviterebbe di rivolgersi alle banche le quali sui prestiti esigono gli interessi».

Il parroco ha anche chiesto all'architetto Luigi Gotti di preparare una cartina in scala del tetto suddivisa in tante cellule da 50 euro ciascuna da colorare quando un'offerta arriva in sacrestia. L'appunto finale di don Gherardi: «Non verrà sacrificata l'elemosina verso le persone più bisognose».

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