Partita per le persone Down
A Verdello c'è anche il Gabibbo

Sabato pomeriggio saranno in campo per loro, per le persone Down, nello stadio di Verdello. Si gioca una partita di calcio fra i familiari dei ragazzi che hanno questa sindrome e i personaggi della televisione, con tanto di visita del Gabibbo. «La questione è quella di fare conoscere la realtà delle persone Down, i problemi e le risorse. Di sensibilizzare l'opinione pubblica. Di entrare in contatto con genitori che hanno gli stessi probemi, per dire loro che non sono soli, che a Bergamo opera l'Associazione italiana persone Down». Lo spiega Silvano Del Fabbro, genitore di una ragazza Down che frequenta l'istituto tecnico Einaudi a Dalmine.

Diego Brunelli, papà di Nicolò, un bambino di sette anni, spiega: «Abbiamo pensato a una partita di calcio che potesse richiamare una certa curiosità per celebrare la Giornata mondiale sindrome di Down, giochiamo a Verdello con inizio alle due del pomeriggio. La partita sarà preceduta dall'esibizione o sfilata di vari gruppi sportivi, ricreativi, di danza, volontariato della zona. Abbiamo organizzato questa giornata in collaborazione con l'amministrazione comunale di Verdello che ci ha dato una mano importante».

A Bergamo anche in questo caso il volontariato è una risorsa forte. L'Aipd, Associazione italiana persone Down, è nata a Bergamo nel 2004. Spiega Brunelli: «All'inizio eravamo sette famiglie, oggi siamo in 130. Ci finanziamo con la quota sociale e con il cinque per mille che lo scorso anno ha fruttato 35 mila euro. E poi abbiamo tante iniziative, per esempio la raccolta dei tappi. La situazione sociale rispetto ai ragazzi Down è migliorata molto in questi vent'anni. Adesso la questione importante, irrisolta, è quella del lavoro. Eppure anche in questo campo questi ragazzi possono rappresentare una risorsa; a patto che vengano seguiti in un modo particolare, possono dare risultati molto positivi».

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