Assenze dei dipendenti pubblici
Caravaggio virtuoso, male Seriate

Rispetto allo stesso mese del 2009, a febbraio le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono aumentate del 3,7% mentre gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni non mostrano cambiamenti significativi (-0,9%) e le assenze per altri motivi subiscono una contrazione del 2,2%.
Le rilevazioni sono riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università e pubblica sicurezza da parte del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione in collaborazione con l'Ista.

Dalla lettura dei dati, consultabili sul sito del Ministero (www.innovazionepa.it), si ha quindi la conferma per il terzo mese consecutivo della stabilizzazione delle assenze per malattia dopo i forti incrementi registrati a partire dall'estate scorsa (in media +22% al netto dei picchi influenzali). Le differenze nei picchi influenzali tra il 2010 e il 2009 si stanno peraltro progressivamente riducendo e spiegano in misura esigua le oscillazioni tra un anno e l'altro.

Con riferimento alle assenze per malattia, a febbraio 2010 le variazioni di segno negativo riguardano gli Enti di previdenza (-1,4%) e le Regioni e le Province autonome (-1,3%) mentre quelle di segno positivo si riscontrano nelle Aziende ospedaliere (+6,7%) e nelle Aziende sanitarie locali (+5,5%). Quanto agli eventi di assenza superiori a 10 giorni, contrazioni sensibili del fenomeno sono avvenute nelle altre P.A. centrali (-37,0%) e nel comparto composto da Ministeri, Presidenza del Consiglio e Agenzie fiscali (-16,1%).

L'indagine tiene conto delle pubbliche amministrazioni con più di 50 dipendenti. Da segnalare che le percentuali, seppur rilevanti, si riferiscono a dati numerici esigui: in Lombardia, ad esempio, il Comune più virtuoso è quello di Garlasco, con il 70,4% di assenze in meno rispetto al 2009, ma il numero di assenze procapite è di 0,35.

Per quanto riguarda la Bergamasca e i comuni limitrofi, il più virtuoso è il Comune di Calolziocorte (-31,5% di assenze): seguono il Comune di Caravaggio (-30,4%, con 0,67 giorni di malattia procapite), il Comune di Brembate Sopra (-17,8% e 1,08 giorni di assenza), il Comune di Albino (-17,1% e 0,63 giorni), il Comune di Bergamo (-13,9% e 0,72), il Comune di Trezzo sull'Adda (-5% e 0,51) e l'azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo (-1,7% e 0,66).

Partendo dal basso, ovvero dalle amministrazioni che hanno fatto registrare un aumento delle assenze, il peggiore è il Comune di Seriate con un +50% (ma il numero dei giorni è 0,91), seguito dall'azienda ospedaliera di Treviglio (+23,4% e 0,72 giorni), l'Asl di Vallecamonica Sebino (+10,1% e 0,79), l'azienda ospedaliera Bolognini di Seriate (+4,7% e 0,59), l'Asl della provincia di Bergamo (+3,3% e 0,64) e la Provincia di Bergamo (+2,9% e 0,54 giorni).

A livello nazionale, per quanto riguarda le assenze per altri motivi, le maggiori riduzioni si osservano nelle Aziende ospedaliere (-4,4%) e nella Aziende sanitarie locali (-4,3%). Nelle diverse macro-aree del Paese le assenze per malattia registrano variazioni percentuali comprese tra il -2,8% delle Regioni del Mezzogiorno e il +6,7% di quelle del Nord Est. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni registrano invece variazioni percentuali comprese tra il -7,0% del Centro e il +10,7% del Nord Ovest.

Le assenze per altri motivi, a fronte di un dato medio nazionale pari a +2,2%, evidenziano infine scostamenti territoriali meno marcati: -6,4% nel Mezzogiorno, -3,7% nel Nord Est, -3,3% nel Nord Ovest e + 1,5% nel Centro. Le Regioni in cui si registrano le diminuzioni più sensibili di assenze per malattia sono invece Trentino Alto Adige (-46,5%), Liguria (-22,7%), Valle d'Aosta (-16,5%), Sicilia (-10,8%) e Sardegna (-7,7%).

Quanto alle Province, le diminuzioni più sensibili del fenomeno si registrano in quelle di Carbonia Iglesias (-59,6%), Biella (-46,0%), Vercelli (-45,2%), Chieti (-44,3%) e Viterbo (-40,8%). Tra i Comuni con più di 500 dipendenti si segnalano Potenza (-24,6%), Sassari (-21,0%), Mantova (-20,6%), Asti (-20,4%) e Cagliari (-20,2%). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, spiccano Giussano (-69,8%), Sabaudia (-62,6%), Piazza Armerina (-60,0%), Cesano Maderno (-59,5%) e Cittadella (-57,3%).

© RIPRODUZIONE RISERVATA