Bilancio Avis: nel 2009
2 mila donazioni in più

Il bilancio dell'ultimo anno dell'Avis è stato tracciato dal presidente provinciale, Oscar Bianchi, nel corso dell'assemblea, a cui hanno partecipato oltre 500 avisini e che si è tenuta sabato 20 marzo 2010 alla Fiera di Bergamo.

Ancora in aumento, nel corso del 2009, le donazioni di sangue e plasma che raggiungono quota 67.332, oltre duemila in più rispetto all'anno precedente grazie a 27.568 donatori. Via libera per i due progetti clou del 2010 in collaborazione con Regione Lombardia e Azienda Ospedaliera dei Riuniti: con «Promozione della donazione di cellule staminali da cordone ombelicale» l'obiettivo è quello di sensibilizzare il territorio bergamasco su questa tipologia di donazione. Donare il sangue del cordone ombelicale vuol dire, quindi, sfruttare le potenzialità di queste cellule staminali impiegandole nella cura delle patologie tumorali.

«Si tratta di un progetto pilota, un fiore all'occhiello per la nostra regione che ci auguriamo di estendere anche al resto d'Italia - ha spiegato Marcello Raimondi, sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, intervenuto con Massimo Giupponi, direttore sociale Asl, Carlo Bonometti, direttore generale dei Riuniti e Leonio Callioni, presidente della conferenza dei sindaci - che evidenzia anche l'alto valore educativo per la nostra comunità e contribuisce a diffondere quella cultura della solidarietà e gratuità che ci appartiene».

Con «Smaschera la celiachia» si avvia da maggio invece lo screening di circa 30 mila donatori periodici iscritti all'Avis per la malattia celiaca. Si tratta del più grande studio osservazionale mai condotto in Europa. Gli obiettivi sono quelli di valutare la prevalenza della celiachia e dei geni correlati alla malattia in una popolazione asintomatica o con sintomi lievi e aspecifici; valutare l'impatto che la celiachia allo stato latente ha avuto in relazione a una eventuale carenza di ferro in un donatore periodico e prevenire questo problema; valutare in termini di costi diretti ed indiretti l'impatto della diagnosi tardiva di celiachia.

Nel corso dell'assemblea i sindaci di Boltiere, Osvaldo Palazzini, e di Clusone, Guido Giudici, hanno assicurato una soluzione all'individuazione di nuove unità di raccolta nei loro comuni. A Boltiere verrà donata in comodato d'uso gratuito un'area di circa 250 metri quadrati (di fronte al Policlinico San Marco) a cui afferiranno gli avisini di altri quindici comuni della zona. A Clusone il punto di raccolta troverà spazio all'interno dell'Ospedale San Biagio, ora in fase di ristrutturazione, punto di riferimento per i donatori di dieci comuni. In dirittura d'arrivo anche la soluzione di Presezzo, sempre grazie all'amministrazione comunale, che raccoglierà le donazioni degli avisini di ventidue comuni dell'area.

Al termine dell'assemblea profonda commozione per la premiazione di sei donatori. I riconoscimenti di Regione Lombardia e Provincia di Bergamo, consegnati da Daniele Belotti, presidente della Commissione Cultura del Pirellone e Ettore Pirovano, presidente della Provincia, sono stati attribuiti a Giovanni Resmini (Avis Caravaggio, 249 donazioni), Antonio Pasinetti (Avis Casazza, 219 donazioni), Evaristo Gamba (Avis Sotto il Monte, 219 donazioni), Felicino Daminelli (Avis Dalmine, 183 donazioni), Roberto Bonaldi (Avis Gazzaniga, 180 donazioni), Luigi Cuni ((Avis Alzano Lombardo, 165 donazioni)

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