Delitto di Vaprio: due marocchini
condannati a 14 anni e 4 mesi

Quattordici anni e 4 mesi per ognuno dei due imputati per l'omicidio di Adil El Ouadi, marocchino di 27 anni, trovato morto la mattina del 16 gennaio 2009 a Vaprio d'Adda, sul ciglio della strada che porta a Canonica. E' questa la condanna inflitta dal gup Patrizia Ingrascì a due ventiduenni marocchini, Abdallah Nojioura e Cherki Nabil Otman. Al processo con rito abbreviato il pm Anna Ponsero aveva chiesto la condanna a 14 anni per Nojioura e 12 anni per Otman. Altri due imputati per lo stesso reato sono invece ancora irreperibili.

La vittima, El Ouadi, era stata abbandonato sul ciglio della strada ed era morta dissanguato per la ferita provocata da un colpo di roncola sferratogli alla gamba. All'origine di tutto un litigio, scaturito molto probabilmente per un debito non saldato. El Ouadi, che abitava a Zingonia, era stato colpito con una roncola durante una lite in strada, scoppiata in via degli Oleandri, a Zingonia di Verdellino. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo essere stato colpito, il ventisettenne è stato portato in un appartamento di via Bologna a Zingonia. Qui, probabilmente, i suoi presunti aguzzini volevano proseguire con le minacce, ma forse si erano resi conto che la situazione stava degenerando. El Ouadi, dopo aver perso molto sangue, cominciava infatti a essere sempre più debole. Allora era stato avvolto in un lenzuolo (ritrovato poi accanto al cadavere) e caricato su un'auto. Dalla quale era stato scaricato sulla provinciale tra Vaprio e Canonica.

È qui, ai bordi della carreggiata, che alle 6,45 era stato notato da un automobilista che si stava recando al lavoro. I carabinieri del nucleo operativo in poco tempo erano riusciti ad arrestare Cherki Nabil Otman. Pochi giorni dopo, contattato per telefono dalla fidanzata mentre era in Francia, Abdellah Nojioura aveva accettato di tornare spontaneamente in Italia per spiegare la sua posizione ai militari che lo cercavano. Ma la sua versione non era stata ritenuta convincente e il marocchino era finito in carcere. Risultano sempre irreperibili gli altri due presunti responsabili del delitto. Si tratta di Mohamed Brada e Mohamed Sebbahi. Il processo nei loro confronti riprenderà ad aprile.

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