Tasse ai pedoni, balene nel fiume
Il pesce d'aprile è dietro l'angolo

L'occasione è irresistibile. Qualcuno lo architetta da settimane e si spancia dalle risate prima ancora che la vittima caschi nel tranello. Si torna bambini, quando lo scherza, la burla erano sale quotidiano. Stiamo parlando del pesce d'aprile che stamattina tornera inesorabilmente a colpire. Massima allerta alle notizie di giornali e tv, dove il pesce d'aprile arriva il giorno prima (per la pubblicazione) e alcune redazioni (sigh!) ci cascano ancora. Attenzione agli strani sguardi dell'amico o collega che potrebbero sottintendere qualcosa di insolito. Occhio insomma alle trappole, anche se in molti ancora vi cascheranno.

Multe a pioggia agli automobilisti, coccodrilli e balene nel Po, petrolio che zampilla in montagna, mutande sulle statue di Roma sono alcuni dei più recenti italici pesci d'aprile. Anche la storia bergamasca è costellata di pesci e di vittime di burle e goliardate. Eccone alcune.

L'AVIARIA A COSTA MEZZATE
Una lettera distribuita alle famiglie di Costa Mezzate invitata a presentarsi per una visita medica necessaria a sperimentare il vaccino antinfluenzale. Sulla carta timbro e simbolo del Comune, ma era una burla. La mattina però decine di persone avevano risposto all'appello taroccato, che prometteva anche un rimborso di 5 euro.

VINCITA MILIONARIA A LEFFE
All'Oasi di Leffe il titolare annuncia una megavincita al Superenalotto. Ma è uno scherzo, tanto che lo stesso appende subito decine di pesci d'aprile nel locale. Lo scherzo è di buon auspicio: 7 giorni dopo la vincita arriva per davvero e un giocatore incassa quasi 100mila euro.

ASSEGNI DA RISCUOTERE A CASAZZA
Alla direttrice dell'asilo di Casazza, Suor Rosangela, arriva una lettera della Regione da distribuire ai genitori che promette soldi per ogni bambino. La religiosa però non ci casca. Telefona al Pirellone e scopre tutto. La lettera era firmata da Ugo Leccia: il primo aprile si festeggia Sant'Ugo e Leccia è uno squalo.

UN REFERENDUM POPOLARE A TAVERNOLA
Il primo aprile Tavernola è tappezzata di volantini. Si annuncia un referendum popolare sulla questione dei combustibili alternativi. L'appuntamento è presso una sala pubblica a una data ora. E alcuni abboccano presentandosi puntuali nel luogo convenuto.

VERMI ALLA SCUOLA DI DALMINE
Pesce d'aprile con un giorno di ritardo all'Itis Marconi di Dalmine. La notte fra l'1 e il 2 aprile ignoti spargono migliaia di vermetti nei corridoi della scuola e aprono tutti i rubinetti dei bagni. Un atto di vandalismo più che uno scherzo. Intervengono Asl, Carabinieri e docenti. Alcuni studenti ridacchiano.

TASSA PER I PEDONI A SARNICO
Un manifesto sui muri di Sarnico con lo stemma comunale avvisa che l'amministrazione applicherà una tassa sui pedoni che transiteranno sul lungolago garibaldi. Piovono telefonate in Comune e ai vigili.

ORTO URBANO IN VIA TASSO A BERGAMO
Un buontempone trasforma le aiuole (in costruzione) di via Tasso in un autentico orto. Pianta rametti con la targhetta che indica il nome delle sementi, invita a non calpestare e un cartello recita «Orto urbano». La gente passa, si ferma, legge, fa una smorfia e se ne va.

PIAZZA PONTIDA TUTTA DA RIFARE
Anche il Ducato di Piazza Pontida non è da meno e sulla facciata della sede issa alcuni cartelloni che recitano:«Scandaloso, la pavimentazione di Piazza Pontida è tutta da rifare. Un altro anno di stop» (Era il periodo dei lavori alla Piazza). E poi annunci del Duca con l'altoparlante per una clamorosa manifestazione di protesta, chiamando a raccolta tutti i cittadini a una data ora. All'appello la gente arriva puntuale. Qualcuno però annusa la bufala. Il Duca si affaccia e da una finestra spunta un altro cartello con un pesce enorme e la scritta: «Ciao bocalù».

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