Bergamo, in calo gli aborti
Ma le italiane aumentano

Le interruzioni volontarie di gravidanza nella provincia di Bergamo sono in calo, confermando una tendenza alla riduzione che si è registrata costante in questi anni. Con una particolarità: mentre negli ultimi tempi si registrava, altrettanto costantemente, l'aumento delle donne straniere rispetto alle italiane che accedevano negli ospedali per abortire, nel 2009 è salito invece proprio il numero delle italiane, tanto da «pareggiare» con le straniere.

E, spiegano gli esperti, non si può escludere che anche questo, purtroppo, sia un assai doloroso indicatore della crisi economica che attanaglia molte famiglie: si dice no alla vita stretti dalle difficoltà. Di fatto, se nel 2008 (i dati sono quelli ufficiali Asl, il quadro del 2010 si avrà solo a conclusione del primo semestre) le interruzioni volontarie di gravidanza erano state in totale 2.106 (982 le donne italiane contro 1.124 straniere), nel 2009 le ivg sono scese a 1.972, per 985 donne italiane e 987 straniere.

Non è dato sapere, al momento, quanto queste cifre si modificheranno con l'introduzione della pillola abortiva, la tanto discussa Ru486, che ha fatto la sua comparsa ufficiale a Bari nei giorni scorsi e che in queste ore sta riaccendendo il dibattito sull'aborto (in Italia regolamentato dalla legge 194) e la difesa della vita.

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