Luis in lacrime dal carcere:
«Spero che Sara si riprenda»

«Spero che Sara si riprenda presto, voglio chiedere scusa a lei e alla sua famiglia per quello che ho fatto». È pentito per il suo gesto Luis Alberto Villaroel Sardos, il venticinquenne boliviano che il 1° marzo scorso aveva cercato di strangolare l'ex fidanzata, Sara Taiocchi, 20 anni.

La ragazza è ancora ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Bolognini di Seriate, ma negli ultimi giorni ha mostrato qualche segno di ripresa. Martedì pomeriggio, assistito dal suo legale, l'avvocato Enrico Pollini, il sudamericano è stato interrogato nel carcere di via Gleno dove, dopo un iniziale periodo trascorso agli arresti nel reparto di psichiatria dei Riuniti, è detenuto con l'accusa di tentato omicidio.

Il pm Franco Bettini lo ha sentito per un'ora e mezzo, dopo che il 4 marzo durante la convalida Sardos, ancora in stato confusionale, s'era avvalso della facoltà di non rispondere. Il giovane ha negato di aver mai premeditato il gesto. «È stato un momento di follia - ha raccontatoin lacrime -. Il giorno prima avevamo litigato, una lite normale, come capita fra fidanzati. Sospettavo che avesse un'altra relazione e, quando quel giorno le ho chiesto chiarimenti, lei mi ha confermato che aveva un altro uomo. A quel punto ho perso la testa. Ma di quello che ho fatto non mi ricordo nulla».
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