Jannone sulle multiutility della Provincia
«Situazione gravissima e fallimentare»

Falimentare in toto. Situazione gravissima. Investimenti folli. Se le parole hanno un peso (e lo hanno) quelle di Giorgio Jannone sono dei autentici macigni. Il parlamentare del Pdl interviene in veste di vicepresidente di Abm, la multiutility della Provincia, ed usa toni apocalitici con riguardo alla situazione finanziaria. Ma soprattutto il suo è un punto d'osservazione privilegiato, «dentro» la realtà di una società discussa da sempre. E in più Jannone si focalizza non tanto sul sistema societario della Provincia in generale, quanto su quelle più delicate: ovvero quelle volute e difese dall'ex presidente della Provincia, Valerio Bettoni. La complessa architettura di Abm, appunto.

«Personalmente mi interessa poco la disputa tra il presidente Ettore Pirovano e Valerio Bettoni. Quello che dovevo dire l'ho detto in tempi non sospetti, in piena coerenza, durante il mandato Bettoni, quando, troppo spesso solo, anche all'interno del mio partito, ho criticato l'operato della giunta provinciale in merito alle scelte sulle controllate, attirando gli strali pubblici, spesso scomposti, dell'allora presidente».

Jannone definisce la realtà delle cose «oggettiva e inconfutabile», definendo la situazione societaria «prefallimentare o addirittura fallimentare in toto, se la Provincia non dovesse intervenire con cospicue ed urgenti ricapitalizzazioni». In pratica il sistema da solo non sta in piedi, e i servizi forniti (la priorità delle società pubbliche, più ancora degli utili) sono pagati a caro e continuo prezzo da Via Tasso.

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