Aeroporti: stop fino a lunedì alle 8
Assalto alle stazioni ferroviarie

Non migliora la situazione meteorologica sui cieli del nord Italia, occupati da parte della nube di cenere vulcanica fuoriuscita dal vulcano islandese Eyjafjallajökull. Il blocco dei voli nel Nord Italia, che doveva terminare sabato sera alle 20, è stato prorogato dall'Enac sino alle 8 di lunedì mattina, anche se fortunatamente non è necessario procedere all'allargamento del blocco per ulteriori spazi aerei italiani.

Restano dunque chiusi gli aeroporti situati nel Nord Italia, tra la Liguria e l'Emilia Romagna (dunque anche quello di Orio al Serio): nessuna chiusura si prospetta, invece, per l'aeroporto di Fiumicino, che resta aperto al traffico pur registrando un elevato numero di cancellazioni e ritardi dei voli: erano 198 nel primo pomeriggio tra arrivi e partenze, voli di Ciampino compresi.

La nube di cenere vulcanica, infatti, non accenna a spostarsi e continua a ristagnare sopra l'Italia del Nord. Inoltre, spiega il dipartimento della protezione civile, che sta costantemente monitorando la situazione con un tavolo tecnico, il vulcano continua a «fare il suo» e quindi questa situazione potrebbe durare più del previsto.

Oltre agli aeroporti del Nord Italia, chiusi al traffico, pesanti disagi si registrano in tutti i principali scali italiani, che subiscono ripercussioni dovute alla chiusura degli scali del Nord e di quelli europei. L'interdizione al volo strumentale è fino ai 35 mila piedi, cioè 10.668 metri, gli unici voli autorizzati saranno quelli di emergenza.

Gli aeroporti italiani interdetti su decisione delle autorità aeronautiche, al fine di garantire la massima sicurezza dei voli, sono quelli di Torino, Milano Malpensa (455 voli annullati, dato delle 20), Milano Linate (200), Bergamo, Venezia e Bologna. Agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino sono sospesi dalle 6 di sabato, oltre a quelli sul nord Europa, anche tutti i voli diretti a Genova, Torino, Milano, Bergamo, Venezia, Bologna. Inevitabili i disagi per i passeggeri: lunghe file si sono formate fin dall'alba davanti ai check in e ai punti informazione di tutte le compagnie aeree interessate.

Anche lo scalo di Orio al Serio sta pagando un pesante tributo al caos causato al trasporto aereo dalla nube di ceneri: nella giornata di sabato sono stati cancellati tutti i voli in arrivo e in partenza. Lo scalo bergamasco è deserto.

Orio al Serio
Le ultime informazioni diffuse dalla Sacbo, la società che gestisce l'aeroporto, dicono che i collegamenti in crisi sono quelli da e per Irlanda, Gran Bretagna, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Olanda, Begio, Francia, Germania, Lettonia.

«Il perdurare della situazione meteorologica dovuta alla presenza della nube vulcanica nei cieli del nord Europa potrebbe determinare ulteriori cancellazioni nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 aprile - comunica Sacbo - In considerazione della situazione di estrema incertezza, si rinnova ai passeggeri l'invito a consultare i siti internet delle compagnie aeree che operano collegamenti con i Paesi interessati per ottenere aggiornamenti in tempo reale. Ryanair ha confermato che, sulla base delle previsioni meteorologiche attuali e il protrarsi dell'emissione di cenere vulcanica nell'atmosfera sull'Islanda, ha deciso di cancellare tutti i voli in programma per e da Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Belgio, Olanda, Nord della Francia, Nord della Germania, Polonia e gli Stati Baltici, fino alle 13 di lunedì 19 aprile.

L'annuncio di Ryanair è basato sull'orientamento delle attuali stabili condizioni del tempo secondo cui cenere vulcanica potenzialmente pericolosa continua a soffiare sulle Isole Britanniche, la Scandinavia e le coste del Nord Europa. Ryanair comunica che decisione è stata presa per permettere ai passeggeri di fare domanda per un completo rimborso o per riprenotare voli che opereranno nella prossima settimana, quando Ryanair spera che le migliorate condizioni atmosferiche permettano di riprendere il normale servizio di volo».

A Orio comunque non sono stati vissuti particolari disagi: chi doveva partire si è tenuto informato e praticamente tutti, soppresso il volo, non si sono neppure presentati. Tutti gli sportelli di accettazione e le biglietterie sono aperti: nello scalo ci sono alcune decine di turisti stranieri che tentano di tornare a casa. Qualche coda all'ufficio informazioni, mentre qualcuno, rimasto bloccato all'estero, s'è fatto vivo per aiuto per il rientro. Il personale della Sacbo è mobilitato al gran completo per portare aiuto, assistenza e consigli a chi ne ha bisogno.

Stazioni prese d'assalto
Da Roma i collegamenti per Milano e con tutto il centro nord sono
garantiti solamente su ferro, ma le biglietterie delle stazioni ferroviarie sono
inavvicinabili: la maggior parte dei passeggeri che escono da Fiumicino,
infatti, si trasferisce a Termini nonostante risulti praticamente impossibile
imbarcarsi su un treno. Allo stesso modo, alla Stazione Centrale di Milano per raggiungere le biglietterie bisogna affrontare una coda che comincia dalla stazione della metropolitana. La stazione è come in un giorno festivo di vacanza o di esodo con migliaia di persone in attesa di partire o in arrivo.

Trenitalia potenzia il servizio
Le Ferrovie dello Stato hanno potenziato l'offerta tra il Nord e il resto del Paese. Sei corse aggiuntive di Frecciarossa sabato 17 tra Roma e Milano, con partenza da entrambe le stazioni alla stessa ora, alle 8.00, alle 14.00 e alle 18.00 e fermata a Bologna. Ancora sabato quattro collegamenti Frecciargento tra Venezia e Roma, con fermata a Bologna. Partenza da Venezia alle 11.30 e alle 19.27 e da Roma alle 9.50 e alle 13.50. Inoltre domenica 18 una coppia aggiuntiva di Frecciarossa in partenza da Roma per Milano alle 8.00 e, alla stessa ora, da Milano in direzione della Capitale. Entrambi i Frecciarossa fermeranno a Milano.

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