Ceneri: picco mercoledì in Italia
Due giorni di presenza consistente

È previsto per le prime ore di mercoledì il «picco» sull'Italia della presenza della nube di cenere causata dall'esplosione del vulcano islandese Eyjafjallajokull. Secondo le previsioni a cura di Gelsomina Pappalardo, ricercatrice dell'Imaa-Cnr e coordinatrice del progetto europeo «Earlinet» (European Aerosol Research Lidar Network), che aggiorna sugli spostamenti della nube vulcanica verso l'Italia, la nube lunedì è già sulla Penisola e al momento «copre» le regioni centro-settentrionali, escluse quelle nord-orientali.

L'Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale del Cnr (Imaa-Cnr) coordina il progetto «Earlinet», una rete di 26 stazioni lidar costituita nel 2000 e distribuita a scala europea, dalla Norvegia al sud Italia, dal Portogallo alla Grecia. I sistemi lidar (Light Detection and Ranging) sono radar ottici basati sull'invio in atmosfera di radiazione laser e sono gli unici sistemi in grado di fornire la quota (base e top) di una nube vulcanica.

Fin dalle prime ore dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull, le stazioni italiane Earlinet di L'Aquila, Napoli, Potenza e Lecce sono state messe in allerta per osservazioni le evoluzioni e gli spostamenti della nube. «Earlinet» realizza misure sistematiche dei profili di aerosol (particelle sospese) in atmosfera, che servono sia a studiare il ruolo degli aerosol nel bilancio radiativo (Global Change) sia ad avere dati per la qualità dell'aria (trasporto di polveri, osservazione delle sorgenti e delle ricadute).

In caso di eventi speciali, come l'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull, la rete va in stato di allerta e si realizzano misurazioni continue. Lunedì gli strumenti del Cnr hanno rilevato concentrazioni di particelle vulcaniche a terra sugli Appennini vicino Bologna, a 2.565 metri, e anche nella zona di Firenze. «È previsto che la nube scenda anche a sud di Roma - dice Pappalardo -, ma al momento non siamo in grado di verificare a causa del maltempo che sta interessando il centro-sud».

Quanto durerà il picco, conclude l'esperta, «dipenderà dall'attività del vulcano: in ogni caso ci aspettiamo almeno due giorni» di presenza consistente, possibilità che potrebbe allontanare ancora la riapertura degli aeroporti italiani.

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