In più di mille all'addio a Marco
fra rose bianche e palloncini

Una rosa bianca stretta nelle mani di tantissimi giovani, palloncini bianchi liberati al cielo e gli occhi gonfi di lacrime. Appena la bara di Marco Bonandrini, il sedicenne morto in moto giovedì scorso in un incidente, è stata portata fuori dalla chiesa parrocchiale di Casnigo per essere tumulata al cimitero, la gente non ha più saputo trattenere la commozione. A dare l'addio al giovane c'era tutto il paese. Oltre un migliaio di persone si sono così strette attorno al dolore dei famigliari di Marco: il papà Oscar, artigiano nel settore del serramenti in alluminio e la mamma Rosangela, dipendente comunale. La liturgia funebre è stata presieduta dal coadiutore don Fulvio Agazzi, concelebranti il parroco don Giuseppe Berardelli, don Pierino Bonomi parroco di Cazzano e don Guido Sibella parroco di Barzizza. Don Agazzi si è soffermato sulla sofferenza che ha portato in tutti questo fatto luttuoso. Un evento – ha detto - che induce a riflettere sulla fragilità vita umana e al tempo sulla sua preziosità. La vita è un bene prezioso, che va tutelato, conservato anche nelle piccole cose. Alla preghiera dei fedeli in tanti giovani, compagni di classe, professori, amici, coetanei dell'oratorio hanno voluto portare un proprio ricordo di Marco. Al termine della liturgia, un corteo avvolto da un silenzio surreale ha accompagnato Marco per il suo ultimo viaggio, mentre in cielo sono stati levati alcuni palloncini bianchi.

Sul fronte delle indagini, i carabinieri della stazione di Gandino stanno esaminando le telecamere che sorvegliano l'area di servizio Total di Casnigo che potrebbero fornire qualche informazione utile per far luce sul tragico schianto. I filmati della stazione di servizio, molto vicina al luogo dell'incidente, sono stati già acquisiti dai militari che li analizzeranno approfonditamente per verificare se ci sia qualche fotogramma che ritragga i movimenti del ragazzo mentre si immetteva sulla strada provinciale 42 che conduce a Leffe. Il ragazzo, in sella a un ciclomotore Malaguti Phantom, quando è avvenuto l'incidente era appena uscito dalla stazione di servizio Total, dove aveva fatto rifornimento di carburante: quando si è immesso sulla provinciale è stato travolto da una Volkswagen Polo diretta verso Leffe, scaraventato in aria e, dopo la caduta a terra, investito da una Fiat Seicento che viaggiava in senso opposto.

L'incidente era avvenuto poco prima delle 21 in un tratto di strada rettilineo, tra il distributore e il complesso del depuratore della Valle Gandino, dove la strada che in quel punto prende il nome di via Lungo Roma è priva di illuminazione, eccetto quella dell'area di servizio. L'impatto fra la Polo e il ragazzo in moto era stato violentissimo e il personale del 118, arrivato coi mezzi di soccorso a sirene spiegate, ha cercato inutilmente per oltre mezz'ora di rianimare il sedicenne, che ha riportato traumi molto gravi nello scontro. Marco Bonandrini frequentava la seconda superiore all'Isiss «Valle Seriana» di Gazzaniga.

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