Trasferta per la rapina in  banca
Bergamaschi pedinati e arrestati

I carabinieri sapevano che giovedì sarebbero andati a Chivasso, in provincia di Torino, per compiere una rapina in banca. Così li hanno seguiti dalla Lombardia e appena hanno messo a segno il colpo li hanno bloccati col bottino.

In cella sono finiti due bergamaschi, entrambi cinquantaduenni e conosciuti dalle forze dell'ordine per altre rapine compiute in passato nel Nord Italia: si tratta di Luciano Nicoli, di Curno, e di Giuseppe Di Matteo, che ha vissuto a Sant'Omobono e Seriate. Con loro, secondo i carabinieri, c'era un terzo complice che però è riuscito a scappare a piedi.

Il bottino - 17 mila euro in contanti - è stato trovato e recuperato insieme a due pistole cariche. Tutto è iniziato nei giorni scorsi, quando i carabinieri del nucleo investigativo di Monza, nell'ambito della loro normale attività d'indagine, hanno saputo che i due pregiudicati bergamaschi e una terza persona avevano intenzione di andare a Chivasso giovedì mattina per compiere una rapina in banca.

I militari però non sapevano in quale istituto di credito avrebbero colpito, così hanno chiesto la collaborazione dei colleghi di Chivasso per organizzare una serie di appostamenti nella cittadina piemontese in modo da bloccare il commando subito dopo la rapina. Nel frattempo gli stessi militari di Monza hanno seguito gli spostamenti del trio, partito giovedì mattina presto dalla Lombardia per raggiungere il Piemonte.

Alle 11 in punto il gruppo è entrato in azione. Nel mirino è finita la filiale della banca Intesa San Paolo di piazza Carletti, nel pieno centro di Chivasso. Due dei tre rapinatori (sono ancora in corso le analisi dei filmati per stabilire i ruoli di ciascuno nella vicenda) sono entrati nell'istituto di credito camuffandosi con cappelli e copricollo da motociclista, mentre il terzo complice è rimasto all'esterno a fare da «palo».

I due all'interno hanno sfoderato due pistole: un revolver e una semiautomatica, puntandole contro il personale della banca. Sono così riusciti ad impadronirsi di 17 mila euro in contanti e sono usciti, salendo su una Nissan Micra - risultata rubata a Desio, nel Milanese - e allontanandosi a tutta velocità.

I carabinieri sono subito intervenuti con diverse pattuglie e li hanno fermati a circa 500 metri di distanza dalla banca, mentre scendevano dalla Micra e salivano su un'Audi A6 rubata nel Bresciano. I militari hanno esploso alcuni colpi in aria a scopo intimidatorio e hanno subito bloccato Nicoli e Di Matteo, che non hanno opposto resistenza, mentre il terzo complice è riuscito a scappare a piedi.

I carabinieri hanno recuperato il bottino e sequestro le due pistole, che erano cariche, e le due vetture, quindi hanno portato i due bergamaschi al carcere Le Vallette di Torino, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
 Emanuele Biava

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