Dimesso il carabiniere investito
Banditi accusati di tentato omicidio

È stato dimesso il carabiniere investito venerdì dai banditi a Grumello del Monte. Il militare, Pietro Rattenuti, 26 anni, ha riportato un trauma cranico e una ferita lacero contusa dietro l'orecchio destro, da cui ha perso molto sangue. La ferita è stata suturata agli Ospedali Riuniti con un intervento di chirurgia plastica. Per il carabiniere scelto, in forze alla stazione di Grumello, la prognosi è di 15 giorni, ma i tre banditi che l'hanno investito, trascinandolo per 40 metri, sono accusati di tentato omicidio. Il militare ha sfondato il parabrezza con la testa e probabilmente il giubbotto antiproiettile lo ha protetto da conseguenze peggiori.

La scena è stata drammatica. I banditi, usciti dal Credito Bergamasco, sono saliti su una Yaris, sgommando a tutta velocità sulla provinciale 91 in centro a Grumello. Il carabiniere Rattenuti si è messo in mezzo tentando di fermarli, ma loro lo hanno investito e trascinato per 40 metri sul cofano, fino all'altezza della farmacia, davanti a piazza Camozzi.

Un collega di Rattenuti ha sparato alla Yaris un colpo con la pistola mitragliatrice M12 d'ordinanza, ma i banditi si sono dileguati. Ora sono accusati di tentata rapina aggravata in concorso e tentato omicidio. È caccia all'uomo in tutta Italia: secondo i carabinieri si tratta di una banda di rapinatori professionisti, sia per la modalità del colpo che per la freddezza con cui hanno investito il carabiniere pur di guadagnarsi la fuga. Un testimone ha riferito che parlavano con accento sardo. Di certo i rapinatori, con il volto coperto da berretti, occhiali e nasi finti, non erano giovani.

Nella banda, come risulta dalle riprese della videosorveglianza installata nella banca, c'era anche un uomo anziano, dall'apparente età di circa 70 anni, a volto scoperto. I malviventi, armati di taglierino, una volta in banca hanno chiuso in una stanzetta una ventina di persone, tra cui una donna incinta di otto mesi. Poi hanno cominciato ad arraffare i soldi, ma le casse sono a tempo, quindi hanno dovuto aspettare, controllando ogni tanto lo sgabuzzino.

Nel frattempo, fuori, una donna ha visto dei movimenti sospetti e ha dato l'allarme. I due carabinieri sono arrivati in pochi istanti e i banditi hanno deciso di fuggire da una porta secondaria. La Yaris, risultata rubata a Milano, non è ancora stata ritrovata. Con il parabrezza rotto e facilmente riconoscibile, sarà sicuramente stata abbandonata dalla banda.

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