Don Gnocchi cappellano degli Alpini
L'urna del Beato in città il 6 maggio

L'urna con il corpo del Beato don Carlo Gnocchi, padre dei mutilatini e cappellano degli Alpini, giungerà a Bergamo giovedì 6 maggio. Rimarrà esposta per tre giorni in Cattedrale alla venerazione della comunità cristiana e degli Alpini presenti per l'Adunata nazionale. Don Carlo Gnocchi nasce il 25 ottobre 1902 a San Colombano al Lambro (Lodi), in una famiglia di marmisti. Rimasto orfano del padre a soli tre anni, si trasferisce a Milano con la madre e i due fratelli.

Entrato nel Seminario di Milano, viene ordinato sacerdote nel 1925 e incaricato della pastorale giovanile e universitaria. Volendo condividere la vita dei suoi giovani, nel 1940 diviene cappellano volontario e assegnato al Battaglione Val Tagliamento degli Alpini, impegnato sul fronte greco-albanese. Conclusa la campagna nei Balcani, parte per il fronte russo con gli Alpini della Tridentina. Di fronte alla tragica realtà di quel periodo, assistendo gli Alpini morenti matura l'idea di una specifica opera caritativa. Nel 1945 comincia a raccogliere i tanti orfani della guerra e i bambini mutilati, dando inizio alla sua grande opera di carità che si diffonde in diverse città italiane e riconosciuta giuridicamente nel 1952 come Fondazione Pro Juventute. Nel 1955 lancia la sua ultima grande sfida: costruire un moderno centro riabilitativo. Non la vedrà completata, perché si spegne il 28 febbraio 1956 per malattia incurabile a soli 54 anni.

L'ultimo gesto di don Gnocchi è la donazione delle cornee a due ragazzi non vedenti quando in Italia il trapianto di organi non era ancora disciplinato da apposite leggi. Nel 1987 viene avviato il processo di beatificazione dopo un evento scientificamente inspiegabile: nel 1979, Sperandio Aldeni, artigiano elettricista bergamasco di Villa d'Adda, sopravvive miracolosamente a una fortissima scarica elettrica dopo aver invocato don Gnocchi. La beatificazione è avvenuta il 25 ottobre 2009.

Questo il programma della permanenza dell'urna del Beato in Cattedrale. Giovedì 6 maggio alle 18,30 accoglienza in Cattedrale con i saluti del vescovo Francesco Beschi, del presidente della Fondazione Don Gnocchi, delle autorità. L'urna resterà esposta fino alle 22, mentre venerdì 7 e sabato 8 maggio dalle 7,30 alle 24 (Messa alle 18). Domenica 9 maggio in Cattedrale le Messe con orario festivo. Lunedì 10 maggio alle 15 cerimonia di commiato dell'urna, che sarà portata a Villa d'Adda.

Giovedì 6 maggio al Centro Congressi alle 20.30, si terrà il convegno «Il sogno sotto la neve» sulla figura e l'opera del Beato. Moderatore mons. Maurizio Gervasoni. Interverranno: il vicepresidente e il direttore generale della Fondazione Don Carlo Gnocchi, il responsabile del Nucleo stati vegetativi dell'Istituto Palazzolo di Milano, il direttore sociale Asl Bergamo e la madre vicaria della Congregazione delle suore delle Poverelle. La Messa solenne per l'Adunata nazionale degli Alpini, presieduta dal vescovo Beschi, sarà celebrata sabato 8 maggio alle 17 al Lazzaretto.

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