Droga e prostituzione, sgominata gang interetnica

Anche la squadra mobile di Bergamo, insieme a quelle di Brescia, Parma, Mantova, Vicenza, Rovigo, Ferrara, Trento, Cremona, Bologna, Venezia, Bolzano, Padova, Treviso e Milano, ha partecipato ad un blitz che ha permesso di sgominare un’organizzazione interetnica che forniva cocaina nel nord Italia, reinvestendo il denaro guadagnato (milioni di euro) o in locali pubblici (due sono stati posti sotto sequestro a Verona) o nei Paesi nativi. Parallelamente al traffico di droga, che arrivava dall’Olanda, Spagna e Grecia, il sodalizio criminale controllava un mercato della prostituzione introducendo clandestinamente in Italia ragazze dell’Europa dell’Est, seguendo la rotta dei Balcani. A tirare le fila del traffico c’erano giovani poco più che ventenni ma già esperti. Sono 71 gli arrestati e i capi del clan i taliano e di quello tunisino sarebbero, rispettivamente, il veronese Romolo Mancuso, 23 anni e i fratelli Issam e Khaled Tlili, 26 e 33 anni. Tra le persone finite in cella ci sono marocchini, albanesi, algerini e nomadi rom.

Più della metà degli immigrati è regolare. Agli arrestati, ma anche alle altre 30 persone le cui abitazioni sono state perquisite, è contestata l’accusa, a vario titolo, di associazione per delinquere formulata dal gip scaligero, Sandro Sperandio, nell’emissione degli ordini di custodia cautelare, chieste dal pm Francesco Rombaldoni, in ordine a 243 capi di imputazione.

(12/10/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA