Sequestrano il custode di un cantiere
per nascondersi dopo un furto a Curno

In balia di una banda di ladri per oltre un'ora, sotto la minaccia di essere ucciso a sprangate se avesse cercato di dare l'allarme. È quanto toccato a un rumeno, custode notturno di un cantiere a Mozzo, in via degli Alpini, dove si stanno costruendo una serie di villette a schiera.

Lì i malviventi - sei persone in tutto - si erano rifugiati dopo aver messo a segno un colpo ai danni del piccolo bar-tabacchi attiguo alle pompe di benzina del distributore Agip di Curno, lungo l'asse interurbano, nel tratto compreso tra gli svincoli per la Villa d'Almè-Dalmine da un lato e per Curno dall'altro. Verso le 2 della notte scorsa, con il volto coperto da un passamontagna e armati di spranghe, i sei hanno mandato in frantumi la vetrina rubando stecche di sigarette e due personal computer portatili.

Accortisi che l'allarme era scattato e che sul posto sarebbero presto arrivati i carabinieri, i sei sono risaliti in auto e hanno cercato un nascondiglio, finendo nel cantiere di Mozzo senza sapere che fosse custodito. E così, quando il custode è andato a chiedere conto della loro presenza lì, hanno pensato bene di sequestrarlo e di minacciarlo di morte se si fosse reso protagonista di qualche tiro mancino.

Nel frattempo, la banda di ladri aveva allertato un complice per farsi venire a prendere in cantiere con un'altra auto, in modo da poter circolare liberamente qualora qualche telecamera avesse ripreso il tipo di auto con cui  era stato messoa segno il furto al benzinaio di Curno.

L'incubo del custode rumeno si è dissolto verso le 4.20 dopo che, con l'arrivo di un'auto «pulita» i sei se ne sono andati. Il rumeno, preso dal panico, ha temporeggiato ancora una manciata di minuti dopo di che ha dato l'allarme al proprio datore di lavoro che ha subito allertato i carabinieri.

Dei ladri, però, ancora nessuna traccia.

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