Canti della montagna e brindisi
Gli alpini tornano ad incontrarsi

C'è chi non si vedeva dall'ultima adunata nazionale e con un po' di commozione è tornato ad abbracciare l'amico alpino. C'è chi da stamattina canta a squarciagola l'inno delle penne nere. E poi ci sono i bergamaschi che - da spettatori - incrociano i sorrisi con gli alpini, scambiano qualche battuta, applaudono.

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Da questa sera (ore 20.45) a domenica segui con noi la diretta delle manifestazioni dell'adunata

C'è chi non si vedeva dall'ultima adunata nazionale e con un po' di commozione è tornato ad abbracciare l'amico alpino. C'è chi da stamattina canta a squarciagola l'inno delle penne nere. E poi ci sono i bergamaschi che - da spettatori - incrociano i sorrisi con gli alpini, scambiano qualche battuta, applaudono. E' insomma un clima di festa quello che avvolge un appuntamento atteso ormai da parecchio tempo.

Nonostante il tempo faccia le bizze, le penne nere comunque non si fanno intimorire dalla pioggia. Non si vede nemmeno un ombrello in giro. «Sarebbe un disonore», dicono all'unisono. La notte è ormai alle spalle e il venerdì dell'adunata è entrato nel vivo. Dopo l'alzabandiera in Piazzale Alpini e la deposizione della corona al Monumento dei Caduti in Piazza Vittorio Veneto con l'omaggio floreale al cippo dei Fratelli Calvi, ora è la volta dell'inaugurazione della Cittadella degli Alpini al parco Suardi prevista per le 14,30.

In tutta la città si respira ormai un clima di grande attesa per l'arrivo della Bandiera di Guerra, gli onori e la sfilata di questa sera, vero evento clou della giornata.

Fra gli alpini è tutto un rincorrersi e riabbracciarsi. Gli arrivi non sono comunque terminati. Fra oggi e domattina sono attese ancora migliaia di partecipanti. A metà giornata, tutti si sono rivisti attorno a un tavolo imbandito per tornare a raccontare momenti lieti e tristi, ma anche per parlare di solidarietà e di orgoglio alpino che non è mai venuto anche durante le più recenti tragedie che hanno toccato sia il nostro Paese che alcune zone di Stati esteri.

Ma ora è il momento di far festa, di alzare i calici, brindare, intonare l'inno alpino. Non c'è angolo di Bergamo che non veda issata una tenda alpino, dove non sia parcheggiato un camper, dove insomma non campeggi una penna nera, vicino a tavoli di legno, boccali di birra, damigiane di vino e poi pane e salame, salsicce e polenta. Il tutto sotto gli sguardi della gente, ma anche di qualche turista di passaggio a Bergamo che con non poca curiosità assiste alla spettacolare adunata.

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