Venne ucciso dai terroristi nel 1967
Napolitano premia la mamma 101enne

Sono passati 43 anni da quando Maria Tonoli ricevette la tragica notizia: suo figlio Olivo Dordi, 24 anni, di Gandellino, sergente di carriera nell'esercito, era rimasto ucciso in un attentato in provincia di Belluno per mano dei separatisti sudtirolesi. Era il 25 giugno 1967 e quella data divenne nota come la giornata della strage di Cima Vallona. L'avvenimento ispirò anche la canzone «Cima Vallona» scritta da Francesco Guccini nel 1968.


Oggi la signora Maria di anni ne ha 101. Molto tempo è trascorso, ma il ricordo di quel dolore è ancora nitido. Ed è proprio per mantenere viva la memoria del sergente Olivo Dordi che il Quirinale ha attribuito alla centenaria Maria una medaglia d'oro in ricordo.

Si tratta di un riconoscimento conferito in occasione del «Giorno della memoria per le vittime del terrorismo», istituito in tempi recenti con un'apposita legge varata nel 2007. Olivo Dordi era già stato insignito di una medaglia d'argento al valor militare alla memoria e questa, dunque, è la seconda onoreficenza. Il riconoscimento è stato conferito alla madre, ma in ragione della sua età avanzata, è stato ritirato da un altro dei suoi figli, Ottavio Dordi, che lunedì in prefettura ha incontrato il prefetto Camillo Andreana, per la consegna ufficiale.

«È stato un momento toccante - racconta Ottavio Dordi – e molto commovente, anche a distanza di 43 anni dalla tragedia. Mia madre è ancora abbastanza in forma, per la sua età, ma abbiamo preferito che fossi io a ritirare la medaglia in prefettura. Quando mio fratello è morto – prosegue l'uomo, che oggi abita a Piario – avevo 16 anni e dunque ero ancora un ragazzo. Ricordo che erano già 4 anni che Olivo era partito per fare il militare di carriera: gli piaceva, era la sua strada, voleva fare quella vita. Stava a Livorno, poi lo chiamarono per una missione al Nord, e non è più tornato».

Olivo Dordi riposa al cimitero di Gromo San Marino, frazione di Gandellino, sua terra d'origine. Oggi due sorelle, Carina e Agnese, abitano a Villa d'Ogna con la madre Maria Tonoli, mentre due fratelli, Ottavio e Amatore, vivono rispettivamente a Piario e in provincia di Torino.

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