Sindacati di polizia: a Bergamo
agenti insufficienti per i servizi

La Bergamasca è la realtà fra le più penalizzate in termini di organici di polizia in rapporto al numero degli abitanti. È quanto denunciano alla vigilia della festa della polizia i sindacati della polizia di Stato, in un documento sottoscritto in maniera unitaria dai segretari provinciali di tutte le otto sigle presenti.

«Negli ultimi anni – scrivono – la polizia ha subito una riduzione d'organico di 10 mila unità su scala nazionale, ha visto chiudersi l'opportunità di arruolare giovani attraverso il servizio di leva, non ha potuto bandire concorsi pubblici (l'ultimo è del 1996) e il decreto ministeriale che stabilisce gli organici è del 1989. In altre parole, una dinamica di arruolamento che ha impedito il giusto ricambio, fatto schizzare in alto l'età media e messo in ginocchio molti uffici».

«Fra questi - aggiungono - quelli di Bergamo, a partire dalla questura che si trova schiacciata tra le concorrenti esigenze di garantire da un lato il servizio amministrativo legato a stranieri, passaporti e licenze, e dall'altro a mantenere il controllo del territorio, passando per la stradale che in  una realtà economico-sociale così vivace può offrire a malapena una pattuglia per turno, per finire con l'ufficio di frontiera dell'aeroporto che ha dovuto affrontare la crescita tumultuosa del traffico passeggeri senza alcuna maggiorazione d'organico»

E così a Bergamo - dicono i sindacati -  la questura fatica a mettere in strada due volanti per turno, l'operatore della polizia stradale, per un incidente stradale, è costretto a rispondere che non può mandare la pattuglia perché è già impegnata, quando in realtà non ce l'ha perché non è stato possibile metterla in strada. Che la polizia ferroviaria non presidia di notte (e spesso nemmeno la sera) nemmeno le stazioni di Bergamo e Treviglio.

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