Omicidio di Vaprio: 30 anni
ai due imputati latitanti

Altre due condanne pesanti per l'omicidio di Adil El Ouadi, il giovane marocchino che fu trovato morto il 16 gennaio 2009 a Vaprio d'Adda. Il tribunale di Bergamo ha condannato a 30 anni di carcere due connazionali dell'uomo, in contumacia perché irreperibili. Per loro - che probabilmente sono fuggiti dall'Italia da tempo - sono state confermate le accuse di omicidio volontario, sequestro di persone e minacce aggravate.

El Ouadi, la vittima, era morto dissanguato dopo una lite a Zingonia in cui fu colpito con una roncola. Per quel delitto a fine marzo erano stati già condannati due giovani marocchini: Abdallah Nojoura e Cherki Nabil Otman, entrambi ventiduenni. Per loro la condanna, con rito abbreviato era stata di 14 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio volontario.

La vittima era stata trovata morta la mattina del 16 gennaio 2009 a Vaprio d'Adda, sul ciglio della strada che porta a Canonica. Stando a quanto emerso dalle indagini, all'origine di tutto c'era un litigio, scaturito da un presunto debito. El Ouadi, che abitava a Zingonia, era stato colpito con una roncola a una gamba durante una lite in strada, scoppiata in via degli Oleandri, a Zingonia di Verdellino.

Per l'accusa sarebbe stato uno dei due latitanti a sferrare il colpo di roncola, forse per spaventarlo e costringerlo a rivelare qualcosa, o a consegnare del denaro.Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo essere stato colpito il ventisettenne sarebbe stato portato in un appartamento di via Bologna a Zingonia.

Il ferito, che aveva perso molto sangue a causa della profonda ferita alla gamba, era stato avvolto in un lenzuolo (ritrovato poi accanto al cadavere) e caricato su un'auto. Era stato scaricato sulla provinciale tra Vaprio e Canonica, ai bordi della carreggiata, dove alle 6,45 del 16 gennaio era stato notato da un automobilista che stava andando al lavoro.

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