Uffici giudiziari in emergenza:
in aiuto arrivano i cassintegrati

Dare una mano ai lavoratori in difficoltà e allo stesso tempo cercare di mettere una pezza alla cronica carenza di personale (con conseguente giacenza di arretrati) degli uffici giudiziari. Entro metà giugno 40 cassaintegrati bergamaschi verranno inseriti tra la Procura e il Tribunale di Bergamo, a sostegno delle attività di cancelleria, come già sperimentato, ad esempio, a Sondrio, Milano e Monza. Il collocamento è frutto di un accordo tra Regione, Provincia (dove è già passato in Giunta), Palagiustizia e Procura.

I destinatari - a cui non è chiesto alcun requisito di età o nazionalità, ma l'idoneità a incarichi «paraimpiegatizi», oltre alla conoscenza del computer - possono essere per ora i cassaintegrati in deroga ai quali è stata assegnata una dote ammortizzatori sociali. I percorsi avranno una durata di quattro mesi prorogabili per altri quattro (fino a fine anno).

Via Tasso (sul capitolo «Programmi di reimpiego» del Bilancio di previsione 2010) ha già stanziato 73.600 euro (pari a circa 460 euro lordi al mese per addetto, che si aggiungeranno all'assegno di cassaintegrazione), per coprire i costi dell'operazione. «La Provincia – spiegano da via Tasso (la pratica è stata seguita, in particolare, dal segretario generale Benedetto Passerello e dall'assessorato all'Istruzione, formazione e lavoro di Enrico Zucchi) –, nel contesto di grave crisi che sta colpendo l'economia del territorio provinciale, ritiene necessario collegare alle politiche passive percorsi di politica attiva rivolti ai lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali. Proprio con la doppia finalità di collaborare alla soluzione della difficile situazione degli arretrati giacenti negli uffici giudiziari, e di motivare nuove esperienze per i lavoratori colpiti dalla crisi».

Leggi di più su L'Eco di Bergamo del 29 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA