La Casa di Nicola di Tavernola:
un centro per malati psichici

La Casa di Nicola sulla collina tavernolese di Bianica è pronta ad ospitare i malati psichici bisognosi di «guarigione sociale». Il giovane Nicola Malfer di Tavernola però non c'è più perché un destino tragico ha voluto che nel 2001 morisse a soli 24 anni a causa di una forte depressione. Ma oggi quel «piccolo grande uomo», studente universitario impegnato nel sociale, torna a far sentire la sua presenza nella comunità riabilitativa psichiatrica di media intensità che i suoi genitori, Lucia e Angelo Malfer, hanno realizzato in suo ricordo. Allo scopo hanno infatti ristrutturato la vecchia cascina Cavalla vista lago, a pochi passi dal santuario della Madonna di Cortinica.

La Casa di Nicola verrà inaugurata venerdì alle 16 dai Malfer che hanno riadattato e riqualificato questo rustico per accogliere una decina di giovani affetti da varie patologie psichiatriche. I genitori, che hanno affrontato la malattia del figlio senza poter contare su un servizio socio-sanitario di questo genere, hanno fatto tutto ciò «con la speranza di alleviare e guarire le sofferenze dei malati come lui». Questo hanno scritto sul biglietto di invito alla cerimonia di inaugurazione, inviato agli amministratori degli enti locali del territorio, ai responsabili del Dipartimento di salute mentale dell'Asl di Bergamo e agli operatori dei servizi sociali della zona.

Progettata dall'architetto Claudio Sangiorgi dello Studio tecnico di architettura ed edilizia di Milano, lo «chalet» ha mantenuto lo stile architettonico originario anche nell'uso della pietra a vista e del legno. Del costo di circa un milione di euro, la struttura è distribuita su tre piani e dispone di quattro camere a due letti e due a un letto con i relativi servizi, di una sala da pranzo, di un soggiorno, di una cucina, di uno studio medico e un'infermeria.

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