Dalmine e i parcheggi a pagamento:
«Noi universitari siamo una risorsa»

I 2.200 studenti che gravitano attorno all'università di Dalmine non sono solo «occupatori» di parcheggi, ma «una preziosa risorsa per la città e per le decine di attività commerciali che sorgono nei pressi dell'ateneo e che senza di essi non avrebbero modo di esistere». È quanto sostiene un gruppo di universitari che frequenta la facoltà di Ingegneria e che critica l'annunciata intenzione di istituire nel centro di Dalmine la sosta a pagamento.

«Per quanto riguarda i residenti - scrivono gli studenti - la stragrande maggioranza delle abitazioni è dotata di parcheggi privati. Pertanto non siamo per nessuno di loro fonte d intralcio. Inoltre il piazzale del mercato non dista 300 metri, bensì più di mezzo chilometro dal più vicino edificio dell'università (basta un occhiata a Google Maps per accorgersene). Inoltre il piazzale del mercato al giovedì non sarebbe utilizzabile a causa della presenza proprio del mercato».

Gli studenti proseguono contestando la notizia secondo la quale gli universitari sarebbero stati avvisati da tempo della novità e rimarcano come - a loro parere - neppure il preside della facoltà abbia preso sulla questione una posizione convinta.

«Pensiamo - aggiungono - che le soluzioni al problema siano altre, come ad esempio sfruttare meglio lo spazio disponibile nel parcheggio di via Einstein, rendere fruibile l'appezzamento ad esso adiacente (meglio noto come il parcheggio fangoso) e sfruttare altre ampie zone inutilizzate. Se le amministrazioni di Dalmine non sono o non sono state in grado in questi anni di costruire le infrastrutture necessarie, non vediamo perché le conseguenze le debbano pagare gli studenti.

«È facile immaginare che il piazzale del mercato, in quanto distante, non sempre utilizzabile e non abbastanza grande per tutti gli studenti, continuerà ad essere poco utilizzato. Altrettanto facile capire che noi studenti dovremo sommare alle ingenti spese che già gravano sul nostro bilancio qualche centinaio di euro in più».

Insufficiente viene definita l'agevolazione della tariffa convenzionata di 60 centesimi l'ora, proposta dal sindaco. E concludendo gli studenti «stigmatizzano la decisione dell'amministrazione comunale, ovvero quella di lucrare il più possibile su di noi»

E sulla questione parcheggi per gli universitari interviene anche il coordinatore di Dalmine di Giovane Italia (il movimento giovanile del Popolo della Libertà), Alessia Gandini, che si schiera «senza esitazioni» con l'Amministrazione. «È giusto favorire un efficace turn-over nei parcheggi limitrofi al centro cittadino per aiutare le attività commerciali. La sosta a pagamento era inevitabile per ovviare alla “strategia” che gli studenti adottano da anni spostando di ora in ora il disco orario per non perdere il diritto di parcheggio». E aggoinge che «Giovane Italia si è battuta per ottenere almeno metà dei parcheggi a uso gratuito».

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