Vendita di case: Bergamo cresce
In provincia un crollo: -13 %

Cresce Bergamo, crollano i paesi della provincia. È la fotografia delle compravendite immobiliari nel 2009 in terra orobica scattata dall'Ascom. La città - crisi o non crisi - nel 2009 ha fatto registrare una crescita del 4,8% delle vendite di immobili: per chi vende comunque non è facile trovare compratori. In primo luogo perché i tempi si sono allungati, e per vendere un appartamento servono da 6 mesi a un anno. Poi perché i prezzi sono scesi praticamente ovunque: tengono solo le quotazioni di Città Alta e degli appartamenti centralissimi di pregio.

Presentando il listino degli immobili di Bergamo e provincia, l'Ascom ha messo in evidenza come a fronte di una città che tiene, in provincia le compravendite sono crollate del 13 per cento. Scendono anche i prezzi: in media del 2 per cento per il nuovo e del 2,4 per cento dell'usato.

Nonostante tutto sembra tenere il mercato dei mutui: nel 2009 ne sono stati stipulati per 953,9 milioni di euro, con una crescita dello 0,6 per cento rispetto al 2008.

In città al top della classifica dei prezzi troviamo via San Giacomo (Città Alta) a 6.200 euro al metro quadrato e viale Vittorio Emanuele a 5.800. Il distacco è evidente andando in provincia: una casa nel centro di Treviglio - prima in classifica - costa 2.800 euro al metro quadro, a Sarnico 2.700, mentre Lovere e Clusone seguono con poco distacco.

Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, i canoni sono stati indicati dall'Ascom in leggera discesa: in città si fanno più contratti, in provincia i valori sono in calo me il mercato è in ripresa.

A soffrire di più la situazione sono le fasce più deboli della popolazione, insieme agli immigrati, mentre sugli immobili di pregio non si sono viste grosse differenze, perché per chi ha redditi più elevati la crisi ha colpito meno duramente.


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