«Ci hanno lasciato in mutande»
La protesta del Pd contro i tagli

«Ci hanno lasciato in mutande». Dalle parole ai fatti. Il 18 giugno (dalle 18) il Pd invita sindaci e cittadini a ritrovarsi sotto la Provincia sventolando «il simbolo di questa Finanziaria, che mortifica i Comuni e di conseguenza i servizi alla persona, lasciandoli in braghe di tela». Il luogo scelto per il presidio (in vista della manifestazione nazionale del 19) non a caso è via Tasso.

«Le chiare responsabilità di questa situazione – attaccano il segretario provinciale dei Democratici Gabriele Riva e il responsabile degli enti locali del Pd lombardo Matteo Rossi – è della Lega, che ha tradito le aspettative dei primi cittadini scesi in piazza con l'Anci l'8 aprile scorso. E fa specie che proprio il presidente Ettore Pirovano si erga a paladino degli enti locali, dichiarandosi disponibile a fare la rivoluzione: prima di fare la rivoluzione dovrebbe uscire dal palazzo d'inverno dove si tiene ben stretta la sua poltrona. Va posto un limite a certe esternazioni, è arrivato il momento di alzare la testa».

A testimoniare le difficoltà dei Comuni, Giovanni Bacis, sindaco di Verdellino, ed Eugenio Cavagnis, collega di Nembro; entrambi di centrosinistra ma pronti a giurare che si è tutti sulla stessa barca, indipendentemente dal colore politico.

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