Villa d'Almé, rifiutò una visita
guardia medica condannata

S'era rifiutato di uscire per una visita durante un turno di guardia medica. E per questa negligenza, P. M., medico 47enne residente in Valle Imagna, è stato condannato per omissione d'atti d'ufficio a 4 mesi (pena sospesa). La sentenza è arrivata dal gup Tino Palestra al termine del rito abbreviato.

L'episodio contestato era accaduto la notte fra il 17 e il 18 maggio 2009, mentre P. M. era di turno alla guardia medica di Villa d'Almè. Di notte era giunta la telefonata di una donna, residente nella zona della Maresana, che chiedeva l'intervento del dottore per il marito affetto da una grave malattia. L'uomo era in preda a una crisi respiratoria e la moglie aveva richiesto l'intervento della guardia medica.

Stando a quanto denunciato dalla signora, che abita in un paese nei dintorni di Villa d'Almè, il medico si sarebbe rifiutato di uscire perché la zona in cui si trova la casa della donna era difficile da raggiungere col buio. Il medico al telefono avrebbe risposto che non conosceva bene la località e che sarebbe stato per lui difficoltoso orientarsi.

La telefonata, per la Procura, si sarebbe conclusa con la guardia medica che avrebbe assicurato l'intervento per l'indomani, cercando di tranquillizzare la donna e spiegando che le condizioni del marito non erano tali da richiedere un'uscita urgente.

Circa un'ora dopo il rifiuto ricevette una seconda telefonata dalla famiglia, con cui veniva informato che la crisi respiratoria era rientrata e che non era più necessario l'intervento. La donna, giorni dopo, andò dai carabinieri decisa a presentare denuncia. Un mese dopo l'episodio, il marito della donna è morto per le conseguenze della grave malattia di cui soffriva: il decesso non è collegato alla mancata visita medica di quella notte.

All'udienza preliminare la difesa ha sostenuto che la momentanea crisi del paziente non era tale da giustificare un intervento immediato, tant'è vero che poi si era risolta. L'accusa ha invece tenuto a sottolineare la condotta negligente del camice bianco e i rischi che il paziente aveva corso. Il giudice ha così condannato il medico.

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