Finita la strage di pecore e capre
Cane randagio preso a Palazzago

E' finito l'incubo per gli allevatori di capre e pecore e per gli abitanti delle frazioni di Collepedrino, Burligo, Longa, Busnale e della zona di via Fontana a Palazzago, dove cani randagi avevano ucciso una trentina di ovini. Ieri pomeriggio è stato accalappiato un meticcio, trasportato al canile di Urgnano; un altro cane meticcio, che era stato avvistato durante le numerose battute effettuate dalla Protezione civile di Palazzago, quando si è visto inseguito è fuggito nel bosco riuscendo a far perdere le tracce e, considerate le sue cattive condizioni, potrebbe essere morto. Sembra comunque improbabile che uno o solo due cani abbiamo potuto compiere una simile strage.

«In 15 giorni i cani randagi hanno ucciso almeno 30 ovini – sottolinea il sindaco Umberto Bosc –. Hanno attaccato recinti di capre e pecore in quasi tutte le frazioni del paese. A seguito delle numerose segnalazioni, verso fine maggio abbiamo organizzato un controllo nei boschi con la Protezione civile e in collaborazione col servizio Sanità animale dell'Asl di Bergamo coordinato da Eugenio Testa, con la Polizia provinciale e la Guardia forestale di Sotto il Monte. Inoltre c'è stata una preziosa collaborazione da parte degli allevatori danneggiati e dai cittadini che avevano notato la presenza dei cani».

«Nelle battute in frazione Longa – aggiunge il sindaco Bosc – siamo riusciti a individuare due cani randagi: uno sicuramente malato, malconcio e ferito che è fuggito nel bosco e non l'abbiamo più visto. Un altro siamo riusciti a tenerlo sotto controllo. A metà della settimana scorsa il veterinario ha tentato di colpirlo con una cerbottana narcotica ma senza colpirlo, ed è fuggito. Era atteso anche un intervento della Polizia provinciale per colpirlo con una pallottola narcotica. In questi giorni abbiamo procurato cibo per il cane randagio ormai solo e sabato scorso, verso le 18, siamo riusciti a trovarlo e a spingerlo in un recinto. L'accalappiacani era stato allertato è ha raggiunto il luogo del recinto. Con un po' di difficoltà l'ha preso e portato al canile. Verso la fine di maggio i cani randagi avevano fatto strage nella stalla di proprietà di Domenico Rota, in via Fontana.

L'allevatore, un mercoledì mattina, aveva scoperto che i cani avevano ucciso due capre e un'altra era stata ferita gravemente. Tutto era accaduto durante la notte nella sua stalla: sicuramente cani randagi che si aggirano nei boschi erano riusciti a entrare in una piccola stalla dove avevano ingaggiato una battaglia con almeno quattro capre. Ad avere la peggio gli ovini: il proprietario, infatti, ha trovato due capre piene di morsi e in fin di vita, che poi sono decedute; una, invece, pur essendo stata ferita, è riuscita a sopravvivere e un'altra è riuscita a nascondersi e non è stata morsicata. In un'altra piccola stalla c'erano tre capretti che però non sono stati toccati. Stessa sorte è toccata ad altri allevatori o piccoli proprietari di ovini.

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