La finanziaria si abbatte sui Comuni
In 14 paesi tagli oltre il 10 per cento

Sono quattordici i Comuni bergamaschi che avranno una riduzione di oltre il dieci per cento dei trasferimenti dallo Stato a seguito della manovra finanziaria presentata dal Governo. Una manovra che, sulla base delle previsioni elaborate dell'Associazione nazionale comuni italiani (Anci), comporterà per i settanta Comuni della Bergamasca con più di cinquemila abitanti – tenuti, quindi, al rispetto del patto di stabilità – una riduzione di oltre 36 milioni di euro di trasferimenti: un taglio pari al 7,2 per cento, corrispondente a 51 euro pro capite.

Il taglio più pesante lo subirà il comune di Cisano con una riduzione del 35,7 per cento pari a un milione 363 mila euro, corrispondente a 218 euro pro capite; segue Capriate San Gervasio che avrà una decurtazione del 31,7 per cento. I comuni di Curno e di Sovere avranno entrambi una riduzione del 25 per cento. Dieci i Comuni che avranno riduzioni tra il dieci e il venti per cento: Albano Sant'Alessandro (con una decurtazione del 17,1 per cento), Boltiere (-15,9), Grumello del Monte (-15,7), Brignano Gera D'Adda e Romano di Lombardia (-13,8), San Giovanni Bianco (-13,5), Bottanuco (-12,6), Sorisole (-11,9), Almenno San Salvatore (-10,7) e Brembate Sopra (-10,2).

Il Comune di Bergamo avrà una diminuzione del 3,3 per cento pari ad un importo di cinque milioni 135 mila euro e a 44 euro pro capite. I Comuni più «fortunati» saranno Terno d'Isola, per il quale è previsto una riduzione del due per cento, Urgnano (-2,1), Gorle e Osio Sotto (-2,3). I tagli previsti dalla manovra, sottolinea Antonio Misiani, parlamentare del Partito democratico, «sono insostenibili. I problemi che i Comuni hanno avuto nel 2009-2010 avranno ricadute a cascata nel 2011-2012 creando una situazione allarmante».

Leggi di più su L'Eco in edicola martedì 14 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA