Cantieri, più attenzione ai rischi
Asl: in un anno 622 le sanzioni

Aumenta in Bergamasca l'attenzione alla sicurezza sul lavoro. I dati nazionali non sono confortanti e anche nella nostra provincia il problema resta da allarme rosso. Eppure qualcosa di muove: in un anno sono infatti raddoppiati i lavoratori che si sono iscritti a un corso di formazione passando da 1.100 a 2.284. Ma anche i controlli sono aumentati: in un anno l'Asl ha visitato 960 cantieri assegnando 622 sanzioni.

Dando uno sguardo ai dati, sono oltre 530 mila gli infortuni sul lavoro denunciati lo scorso anno dalle aziende italiane e indennizzati da parte dell'Inail, di cui il 15 per cento (quindi ben 80 mila) nel solo settore delle costruzioni. Nello specifico, 72.300 lavoratori del settore edile avrebbero subito un'inabilità temporanea e oltre 7.200 permanente. In tutta Italia sono stati 215 gli incidenti mortali nell'edilizia (pari al 23 per cento), contro i 911 di tutto il mondo del lavoro.

È quanto emerge dalla banca dati nazionale di Inail riferiti al 2009. La Lombardia è la prima regione per il maggior numero di infortuni, con 149.500, per il 2008 (di cui 179 mortali contro i 214 del 2007). Seguita da Emilia Romagna con 123.600 e il Veneto con 104.100. L'anno 2009, invece, si è chiuso con tre infortuni mortali sui cantieri edili della nostra provincia, un dato che – come commenta Davide Ramenghi,direttore del comitato paritetico territoriale (Cpt) di Bergamo «è sempre preoccupante».

In un anno il dipartimento della prevenzione dell'Asl di Bergamo ha visitato 960 cantieri, ha dato 622 sanzioni. Grazie al suo intervento sono stati posti sotto sequestro 4 cantieri e ha emesso 35 provvedimenti di divieto d'uso e sospensione di attività. Dal 2008 all'anno scorso i controlli sono quindi aumentati, passando da 621 a 960.

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