Villa d'Almé, smette di fare il muratore
per emettere fatture false: denunciato

Sembrava un artigiano edile un po' disattento dal punto di vista fiscale. In realtà G.P., 51 anni, domiciliato a Villa d'Almè, aveva smesso da anni di fare il suo lavoro per avviare una ben più redditizia ma illecita attività. Dismesse infatti le vesti da muratore e riposte le cazzuole, si era messo a soddisfare le domande di fatture false che altri imprenditori gli facevano.

La Guardia di Finanza lo ha però scovato e denunciato. «Dopo una prima fase di avviamento, durante la quale i documenti falsi sono stati emessi a favore di due soli beneficiari, i “clienti” sono vorticosamente aumentati - recita una nota delle Fiamme Gialle -. La sua affidabilità e discrezione hanno richiamato persone poco inclini a pagare le tasse, che hanno chiesto e ottenuto l'emissione di queste “preziose” fatture e che si sono quindi sottratte ai propri doveri nei confronti della collettività. L'illecita attività, iniziata nel 2003 ed estesa alle province di Bergamo, Como e Milano, è proseguita fintantoché i finanzieri della Compagnia di Treviglio non hanno approfondito la posizione di G. P.».

Grazie all'esame dei suoi conti correnti, nonché dei pochi documenti trovati nelle prime fasi della verifica, le Fiamme Gialle della bassa bergamasca hanno ricostruito il totale delle fatture false emesse negli anni, pari a ben 1,9 milioni di euro. Sono stati fatti controlli anche nei confronti di coloro che queste fatture hanno utilizzato, ottenendo significativi vantaggi a danno dei servizi pubblici. Oltre all'imprenditore, 15 persone sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Bergamo. Molte di queste, resesi conto di quanto le accuse fossero fondate, hanno deciso di versare immediatamente le somme evase. A oggi sono rientrati nelle casse dello Stato circa 800.000 euro.

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