Scuola di magistratura, è polemica
Bruni e Bettoni replicano a Pirovano

«Come è noto, per iniziativa dell'allora ministro della Giustizia e attuale senatore leghista Roberto Castelli, Bergamo è stata designata quale una delle tre sedi della scuola superiore della Magistratura. Tramontata la prima ipotesi della collocazione della sede della scuola a Caprino Bergamasco, nell'ex Collegio Celana, ci demmo da fare, nella nostra veste di sindaco della città e di presidente della Provincia, per trovare una sede idonea in città perché preoccupati dell'insistita segnalazione, da parte dei competenti organi del ministero della Giustizia e di alcuni parlamentari bergamaschi, in particolare del senato Castelli, che un ritardo nel reperimento dei locali avrebbe comportato il rischio della assegnazione della sede della prestigiosa istituzione ad altra città».

«Si arrivò così, il 30 settembre 2008, alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra Comune e Provincia da un lato, e ministero della Giustizia dall'altro, con cui si prevedeva la sede definitiva della scuola a Palazzo Lupi, di proprietà demaniale, e la sede provvisoria in locali del Collegio Sant'Alessandro presi in locazione per questo motivo da Comune e Provincia, per un canone annuo di 242.800 euro».

«Come è andata, è noto: i locali sono a tutt'oggi desolatamente vuoti perché della scuola superiore della Magistratura non si vede l'ombra, così come non si è vista l'ombra nemmeno dei corsi di formazione per magistrati che, nel frattempo, avrebbero dovuto svolgersi, come annunciato con enfasi nell'ottobre scorso dall'onorevole Pirovano, dopo un'ulteriore visita a Bergamo del dottor Birritteri, direttore generale del Ministero».

«Questi i fatti ed è quindi davvero stupefacente che l'attuale presidente della Provincia, onorevole Ettore Pirovano, l'altra sera, nel rispondere in Consiglio provinciale a una interpellanza sull'argomento, anziché prendersela con le inadempienze romane, come correttamente ha fatto il sindaco Tentorio rispondendo ad analoghe interpellanze in Consiglio Comunale e come fa oggi l'onorevole Fontana, che punta il dito sui ritardi del Consiglio Superiore della Magistratura nel designare i membri di sua pertinenza nel Consiglio di amministrazione della scuola, se la prenda con chi scrive, rei di avere sprecato denaro pubblico avendo firmato un protocollo d'intesa con il Ministero, invece che con il Csm».

«Nulla di meno vero: l'onorevole Pirovano sa o dovrebbe sapere che le dotazioni infrastrutturali della scuola superiore della Magistratura, come quelle di qualsiasi sede giudiziaria, sono ovviamente di competenza ministeriale e, del resto, non crediamo proprio che il ministro Alfano, per giunta alla presenza compiaciuta di molti parlamentari bergamaschi del centrodestra, avrebbe firmato un protocollo d'intesa relativo ad un affare non di competenza ministeriale».

«Evidentemente, il "padano" Ettore Pirovano, che pratica, menandone anche vanto, lo sport del doppio incarico dividendosi tra Roma e Bergamo, privilegia i ritardi e le furbizie romane rispetto alla correttezza e alla serietà bergamasche e non esita quindi a prendersela, più che con i veri responsabili dello spreco di denaro pubblico, con chi ha ritenuto di operare, una volta di più, con spirito di leale e costruttiva collaborazione istituzionale».

«Consigliamo all'onorevole Pirovano maggiore serietà ed impegno: il poco tempo a disposizione per la Provincia lo impieghi per realizzare finalmente qualcosa - dato che, in un anno, di risultati della sua azione amministrativa non se ne sono visti - invece di sprecarlo inventando bandiere e bandierine o attaccando chi lo ha preceduto, i suoi alleati del Pdl e, addirittura, gli stessi leghisti, come ha fatto in una sconcertante, recente intervista».
 Valerio Bettoni - Roberto Bruni

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