Sempre più giovani senza lavoro
Dopo gli studi, regna la giungla

Molti giovani con alle spalle un duro iter di studi non riescono a collocarsi nel mercato del lavoro. Per cercare un appiglio provano di tutto, ma l'esito dei loro sforzi è poco rassicurante. Lo si capisce dalle statistiche: nel 2009 più di 2 milioni di giovani è senza lavoro.

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Una lunga carriera scolastica fatta di insidie e soddisfazioni che, nella maggior parte dei casi, sfocia in lauree brevi e specialistiche, master, tirocini, esperienze all'estero e corsi di formazione. Risultato: giovani con alle spalle un duro iter di studi - ben più completo di quello dei loro predecessori - che non riescono però a collocarsi nella società.

Per cercare un appiglio provano di tutto: dagli annunci in internet alle agenzie interinali ai siti specializzati, inviando il curriculum tramite posta elettronica o presentandosi direttamente in azienda. L'esito dei loro sforzi non è certo positivo, anzi è poco rassicurante. Lo si capisce dalle stime sull'andamento del mercato del lavoro e sulla disoccupazione giovanile, che nel mese di maggio ha raggiunto quota 29,2% secondo una ricerca Istat, con 4,5 punti percentuali in più rispetto a un anno fa: quasi un giovane su tre è disoccupato.

Si tratta dei cosiddetti Neet: not in education, employment or training. Ovvero: giovani che hanno terminato gli studi, ma non lavorano e non si formano ulteriormente. In pratica è una fetta di popolazione - nel 2009 erano oltre due milioni, il 21,2% dei 15-29enni - che non fa nulla, compreso ovviamente guadagnare, pagare le tasse e formare una famiglia. Ma la colpa non è del tutto loro. Leggi di più su L'Eco di lunedì 5 luglio.

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