Rivolta, scrive il fratello di Sonia
«Mai più una tragedia così»

Anni e anni di molestie, culminati in un'aggressione e una denuncia per stalking. Il 30 giugno Sonia Balconi, 43 anni, di Rivolta d'Adda, è stata uccisa a colpi di pistola dall'uomo che la perseguitava, Gaetano De Carlo, 54 anni, di Vailate. L'Eco di Bergamo di sabato 10 luglio pubblica la drammatica testimonianza del fratello della vittima, un j'accuse nei confronti di chi non l'ha protetta. Eccone una parte.

«Mi chiamo Marco Balconi, sono il fratello di Sonia, la donna uccisa mercoledì 30 giugno a Rivolta. Da quel momento la mia famiglia è precipitata dentro un incubo: abbiamo vissuto giorni tremendi, nei quali, oltre alla tragedia, ci ha fatto male anche leggere i giornali. Quante cose non vere sono state pubblicate! Quelle locandine con scritto: "uccide due ex", hanno aggiunto sofferenza a strazio.

Mia sorella non aveva mai avuto una relazione con quell'uomo. L'ho smentito io, ma soprattutto l'ha detto e ripetuto suo marito. I giornali, le agenzie di stampa, le televisioni sono però avanti imperterriti a scrivere "le due ex" di Gaetano di Carlo, e questo non è vero».

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E a proposito della mancata protezione Marco Balconi aggiunge: «C'è poco da girarci intorno: Sonia non è stata protetta, non l'hanno protetta in nessun modo. Non ce l'ho solo con i carabinieri, ce l'ho con la gente che dice di esserti amica e non fa il possibile per aiutarti. Ormai il mondo è così, se ne fregano tutti. Mercoledì mattina alle 9, il giorno dell'omicidio, i carabinieri sono andati in carrozzeria dove lavorava De Carlo e hanno parlato col titolare, me l'ha confermato lui. Il suo dipendente era ricercato come presunto omicida». E poi aggiunge: «Almeno qualcuno ammetta di avere sbagliato»

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Leggi tutta la lettera su L'Eco di Bergamo di sabato 10 luglio

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