Corruzione, inchiesta stralcio:
assolto Stefano Rossattini

L'ex direttore generale degli Ospedali Riuniti e dell'Asl di Bergamo, Stefano Rossattini, è stato assolto nel corso del processo nato come stralcio dell'inchiesta per corruzione già approdata davanti al collegio del tribunale di Bergamo e attualmente pendente in Cassazione.

Insieme a Rossattini sono state assolte tutte le persone coinvolte: perché, è stata la motivazione della sentenza arrivata dopo poco più di due ore di camera di consiglio, «il fatto non sussiste».

Il gup Alberto Viti aveva deciso di mandare a processo anche tre imprenditori e, in virtù della legge del 2001, pure l'azienda, la Falck ambiente spa di Cavenago Brianza, specializzata nello smaltimento di rifiuti sanitari, nella persona del suo legale rappresentante Massimo Bartolini.

Le tre persone erano accusate di concorso in corruzione: il fondatore dell'azienda Romano Bartolini, la figlia Selene, vicepresidente della società, e l'amministratore delegato Giuseppe Bartolini.

Nell'udienza preliminare era già stato prosciolto Antonio Notaro, dipendente della società, l'uomo che aveva versato su un conto corrente bancario parte della cifra che, secondo l'accusa, sarebbe servita da tangente per aggiudicarsi l'appalto dello smaltimento dei rifiuti sanitari ai Riuniti.

I fatti contestati risalivano al primo semestre del 2004: in più tranche - aveva sostenuto l'accusa - sarebbero stati versati dalla Falck 58.247 euro su un conto corrente che Rossattini avrebbe acceso alla filiale di Monza della Banca Popolare di Milano. In cambio, sempre stando all'accusa, l'allora direttore generale dei Riuniti avrebbe svelato il contenuto del capitolato per l'appalto del «servizio di raccolta, trasporto, conferimento e smaltimento di rifiuti speciali di origine sanitaria, urbani differenziati e non» all'ospedale di Bergamo ben prima della pubblicazione del bando di concorso.

Ora invece tutte le accuse sono state smentite dalla sentenza.

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