Stati vegetativi, dopo il risveglio
manca un'assistenza adeguata

«Al termine di questa visita intendo rinnovare il mio apprezzamento per il lavoro che viene svolto e per l'impegno di medici, infermieri, ma anche di famiglie e volontari che ogni giorno si confrontano con situazioni difficili» ha commentato l'assessore regionale alla Famiglia Giulio Boscagli (Pdl) dopo il giro compiuto giovedì nel reparto dell'Istituto Don Orione che accoglie 24 pazienti in stato vegetativo.

«Questa struttura rappresenta un'eccellenza della nostra Regione per la qualità della cura e l'attenzione alla persona. L'assistenza alle persone colpite da gravi disabilità rappresenta una priorità per Regione Lombardia, per questo negli ultimi due anni abbiamo voluto assicurare alle persone affette da Sla e in stato vegetativo l'assistenza gratuita in struttura e un contributo economico ai famigliari che decidono di assistere direttamente a casa un parente malato. Interventi che Regione Lombardia intende assicurare malgrado i tagli della nuova manovra finanziaria» ha dichiarato Boscagli.

L'incontro, svolto alla presenza del direttore dell'Istituto don Ugo Dei Cas, del dottor Giambattista Guizzetti, responsabile dell'Unità stati vegetativi, di Roberto Testa e Massimo Giupponi, rispettivamente direttore generale e direttore sociale dell'Asl di Bergamo, e di Guido Alberti dell'Associazione di familiari con parenti in stato vegetativo «Il Sostegno» (suo è il merito della presenza dell'assessore Boscagli al Don Orione), ha avuto come obiettivo risolvere un problema serio e drammatico.

«Nell'incontro abbiamo affrontato la questione di persone che non si trovano più in stato vegetativo e che dovremmo dimettere – ha spiegato Guizzetti –. Le famiglie non sanno, però, come sostenere l'assistenza necessaria. Per questi otto pazienti ho chiesto un impegno all'assessore regionale, che ha incaricato formalmente l'Asl di trovare una soluzione. Sono fiducioso, perché in 15 anni che lavoro qui, ho sempre trovato persone che hanno ascoltato i nostri bisogni».

Per quanto riguarda la manovra finanziaria del governo l'assessore ha affermato che «il governo non sta dimostrando attenzione verso situazioni di particolare gravità, a partire dall'azzeramento del fondo per anziani non autosufficienti. Nella finanziaria non c'è nessun accenno alle famiglie. Per i tagli che si attueranno a partire dal 2011 siamo preoccupati. La valutazione fatta è di circa 700 milioni di euro in meno elargiti alla Regione Lombardia, ma non si può dire ora come avverrà la distribuzione nei vari settori. La ricaduta per le famiglie? Si dovranno per esempio rivedere, in accordo con i Comuni, le rette differenziandole in base al reddito». Meno preoccupato Roberto Testa: «Non si tratta di tagli, ma aggiustamenti, si utilizzerà quello che si ha. Inoltre sulla sanità non dovrebbe cambiare nulla». Al termine della visita al don Orione l'assessore Boscagli si è recato anche al Centro per il Bambino e la Famiglia dell'Asl.

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