Si scava per il teleriscaldamento
Trovate ossa umane in via Zelasco

Cadaveri dimenticati da anni tornano alla luce. È successo in centro città, più precisamente in via Zelasco, dove A2A ha iniziato a scavare da alcuni giorni per la posa del teleriscaldamento. E proprio da questi scavi, venerdì pomeriggio 16 luglio, sono state rinvenute ossa umane. Il ritrovamento è avvenuto a circa un metro e mezzo di profondità, poco distante dalla Casa San Marco, l'edificio costruito nel 1938 sopra l'antico ospedale San Marco.

Non è ancora chiara l'epoca di appartenenza dei resti, ma da un primo sopralluogo, che ha coinvolto l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Bergamo Alessio Saltarelli, sembra che le ossa possano risalire all'inizio del Novecento o forse più precisamente al periodo della Prima Guerra Mondiale.

La scoperta è stata immediatamente segnalata alla Questura, che è intervenuta con una squadra volante, una squadra mobile e la polizia scientifica. L'intera zona dello scavo è stata recintata e lunedì 19 luglio arriverà sul posto anche la Soprintendenza per i beni archeologici, che si occuperà di esaminare i resti e decretare così l'importanza del ritrovamento.

Per il momento i lavori sono stati interrotti e sarà possibile sapere quando riprenderà il cantiere solo dalle risposte che arriveranno da parte delle autorità competenti. Intanto l'ipotesi più plausibile sembra essere quella di cadaveri risalenti all'inizio del secolo scorso. Ipotesi avvalorata anche dalla passato di questo luogo storico della città, sede di uno dei primi e più importanti ospedali di Bergamo, Il San Marco, conosciuto anche come Ospedale Grande, che venne edificato nella zona nel 1474 e abbattuto neggli anni Trenta, dopo l'inaugurazione degli attuali Ospedali Riuniti.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 18 luglio

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