Variante di Zogno a rischio?
La reazione del Pd: «Sarà battaglia»

Era chiaro che la notizia secondo cui la variante di Zogno rischia di non poter essere realizzata, avrebbe surriscaldato gli animi della politica. La prima reazione arriva dal responsabile provinciale del Partito Democratico per energia e innovazione, oltre che cittadino della Valle Brembana, Andrea Tiraboschi.  «Apprendo con stupore dalla stampa che la Regione Lombardia non ha i soldi per finanziare un'opera importante quale la variante di Zogno, essenziale per la viabilità della Valle Brembana. Tale variante era già stata finanziata, appaltata e avviata negli anni 2000/2001, ma non è stata realizzata poiché i progetti prevedevano il passaggio della strada proprio nel punto in cui sorge la centrale Enel di Zogno, con la conseguente rescissione del contratto con l'Impresa aggiudicataria dei lavori e il pagamento di una penale da parte dell'Anas di ben 514mila euro».

L'ultimo finanziamento dell'opera era stato deciso a dicembre 2008 da parte dalla Regione, che stanziò 61 milioni. «Ma questi soldi per alcuni cavilli burocratici sembrano ora esserci o non esserci. Per fortuna la nuova amministrazione provinciale nell'estate 2009 ha dipanato ogni dubbio: i soldi ci sono e partiamo con la variante nel 2010», spiega Tiraboschi. C'è stato il bando di gara e attualmente pende un ricorso, per ora vinto al Tar dalla Provincia, da parte di un'impresa ricorrente. Ma ora, prosegue il rappresentante del Pd,  «la variante è a rischio perché la Regione viene meno ai suoi impegni. Ed è un fatto assolutamente inconcepibile che stanziamenti fatti e comunicati nel 2009 ai cittadini interessati ben tre volte da Formigoni e da Pirovano, che sbandieravano lo stanziamento in vista delle regionali come una medaglia sul petto, oggi vengano fatti sparire».

Insomma, aggiunge Tiraboschi, «Come se nulla fosse, si chiede alla Valle Brembana di rinunciare a un diritto già acquisito, a un'opera che è da vent'anni che se ne parla. I cittadini della valle Brembana dovrebbero farsi un ragionamento sul fatto che i propri rappresentanti in Regione, in primis Frosio della Lega, vista la contiguità territoriale, non muovono un dito contro questo sopruso. E anche sui rappresentanti in Provincia e in comunità montana, poiché, se non sbaglio, si diceva che essendo dello stesso colore politico – Pdl e Lega- avrebbero ottenuto tutto dai livelli più alti».

Il Pd, dunque, annuncia mobilitazioni in Regione e annuncia una prima interrogazione che verrà presentata dai consiglieri Barboni e Martina. Anche i consiglieri provinciali si mobiliteranno in Provincia per chiedere spiegazioni. Inoltre,conclude Tiraboschi, il Pd «metterà in campo qualsiasi iniziativa utile a chiedere l'adempimento degli obblighi da parte della Regione, poiché non si possono revocare finanziamenti già stanziati nel 2009 per una finanziaria varata nel 2010.

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