I pendolari della Milano-Brescia:
«Senza collegamenti anche per ore»

La linea Milano-Brescia ha un servizio da Cenerentola in Lombardia: lo dicono da tempo i comitati pendolari della tratta. Un servizio, secondo gli utenti, scadente, e questo nonostante le statistiche del Pirellone confermino che la linea a servizio della Bassa Bergamasca sia, la terza in Lombardia per numero di viaggiatori, solo dopo le linee per Varese e per Lecco. Quindi un collegamento importante, utilizzato da migliaia di persone. Sono circa 22 mila, infatti, i pendolari quotidiani della Milano-Brescia a cui bisogna sommare altre migliaia di viaggiatori che utilizzano saltuariamente i treni regionali perché non possono o non vogliono spendere più soldi per accedere ai eurostar city «Freccia bianca» tra Milano e Venezia e che non fanno fermate intermedie tra Milano e Brescia.

Tra i primati negativi c'è che sulla Milano-Brescia circolano le carrozze più vecchie tra quelle in circolazione in Lombardia, datate ormai 30-40 anni di servizio, ci sono buchi d'orario anche di tre ore senza treni regionali tra le due principali città della regione, nelle stazioni non funzionano le biglietterie e quando ci sono quelle self service spesso sono guaste o danneggiate dai vandali. Tutte segnalazioni e richieste che i pendolari della Milano-Brescia hanno già ripetutamente fatto, per ora senza riscontri positivi, alla Regione e a Trenitalia. «Ci auguriamo che i consiglieri regionali bergamaschi e bresciani di vecchia e nuova nomina vogliano sposare la nostra causa e provino a fare qualche viaggio sui treni regionali della più importante, trafficata e redditizia linea della Pianura Padana in senso est-ovest», sottolineano al comitato «In orario» di Brescia.

Tra i problemi più gravii i buchi d'orario: da Treviglio a Milano, nelle ore di punta, ci sono treni ogni 15 minuti, ma da Treviglio a Brescia ci sono anche tre ore senza servizi ferroviari. «Vogliamo capire se ci si rende conto della valenza e degli incassi di questa linea e di come viaggiamo tutti i giorni, oppure se i pendolari della Milano-Brescia sono figliastri rispetto a quelli di altre linee che hanno avuto treni nuovi, corse veloci e senza buchi d'orario e aspettiamo risposte da chi ce le può dare», sottolineano ancora una volta i comitati di pendolari bresciani e bergamaschi della linea ferroviaria.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 19 luglio

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